Regia di Demofilo Fidani vedi scheda film
Girato in rapidissima sequenza con Quel maledetto giorno d'inverno... Django e Sartana all'ultimo sangue, questo Arrivano Django e Sartana è la fine (sic: nel titolo non compaiono segni di interpunzione) è un lavoro dalle analoghe pretese - cioè bassissime - e dal medesimo budget - cioè bassissimo - e appeal - cioè bassissimo. Fidani è stato in quegli anni molto attivo nel filone degli spaghetti western di serie Z e qui è riuscito a dare del suo peggio: al di là dei soliti dettagli rivelatori della maniera frettolosa e ultraeconomica in cui si è lavorato (ad es. i paesaggi con vegetazione di chiara impronta mediterranea), c'è da rimarcare in questa pellicola la trama pasticciata (con una sceneggiatura del regista e di sua moglie, Mila Vitelli Valenza) quasi del tutto priva di scene madri tipiche del genere, mal supportata peraltro da un cast in cui gli unici due nomi degni di nota - quelli di Gordon Mitchell e di Ettore Manni - compaiono solamente in ruoli marginali (soprattutto il secondo). Curiosamente, a interpretare Sartana viene qui chiamato Hunt Powers, pseudonimo dietro cui si cela il mediocre statunitense Jack Betts, che nell'altro, coevo Django/Sartana girato da Fidani, sopra citato, indossa i panni di Django (!). Non può mancare infine la parte per la figlia del regista, Simonetta Vitelli, che prende come al solito il nome d'arte di Simone Blondell; lo stesso Fidani firma la regia come Dick Spitfire. I suoi collaboratori tecnici sono gli stessi ormai usuali e fidati: Aristide Massaccesi per la fotografia (Joe D'Amato, in sostanza), Coriolano Gori per la colonna sonora (come sempre dozzinale) e di nuovo la moglie Mila Vitelli Valenza per i costumi. 1,5/10.
Due pistoleri cacciatori di taglie si mettono all'inseguimento di un bandito che ha rapito la figlia di un uomo facoltoso.
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