Regia di Giulia Brazzale, Luca Immesi vedi scheda film
Lia è una donna che ha una relazione con Viktor, un uomo sensuale non esente da scatti di violenza, che spesso ha verso di lei atteggiamenti aggressivi e maneschi. Dopo che Viktor la costringe ad abortire, per elaborare la sua sofferenza Lia si rifugia da una vecchia zia, una specie di strega e guaritrice che aiuta la gente intorno a lei attraverso riti magici. La zia vuole aiutare sua nipote a riprendersi, ma presto Viktor ricomparirà sulla scena.
Curioso film che tratta il tema della sopraffazione e violenza domestica dell’uomo sulla donna in maniera originale. La storia ha un andamento non lineare, non è facile prevedere lo sviluppo degli accadimenti che oscilla sempre tra una rappresentazione realistica e una surreale, con tanto di sogni da parte dei protagonisti che lasciano intravedere la dimensione “oscura” della loro coscienza e delle loro azioni. Soprattutto, viene messo in luce il dolore ineliminabile che una donna prova con l’aborto: una perdita incancellabile, un lutto molto difficile da elaborare. Mischiando serio e faceto, realismo e magia, il film tiene desta l’attenzione e si presenta come un risultato degno di nota.
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