Renata Pfeiffer, pittrice milanese nata nel 1930, opera nel mondo dell'arte dal 1958 e da allora ha ritratto con un uso particolare dei colori a smalto industriale il mondo delle periferie e dei cantieri urbani soprattutto di Milano. Negli anni Novanta, però, l'uso degli smalti industriali le ha provocato un tumore che l'ha costretta a ricercare nuovi mezzi di espressione.
Note
Nel tracciare il breve profilo di una donna dal lunghissimo percorso, Wetzl e Bagnoli scelgono di mettere in primo piano le opere, quanto e più della loro creatrice: protagoniste di animazioni e costantemente presenti a incorniciare il volto di Renata, le sue composizioni invadono lo schermo, a tratti ingombrandolo e spezzando il ritmo di un’opera piccola ma sincera. Ma la Pfeiffer, con l’energia di una debuttante, sa conquistarsi i suoi spazi: artista che ama le trasparenze, si sovrappone vivacemente ai suoi stessi quadri, guadagnandosi il primo piano.
Prima la trama, poi il fondo è l’ultimo lavoro del regista Fulvio Wetzl, realizzato questa volta in tandem con Laura Bagnoli, delicata introspezione sulla vita e nell’arte di una pittrice di talento come Renata Pfeiffer.
Io ho avuto l'occasione (ed il piacere) di visionare la pellicola il 9 luglio scorso all’Arena di Castello (la proiezione, organizzata dalla Mediateca di Firenze, ha… leggi tutto
La madre di Renata Pfeiffer, coi suoi capelli fulvi, forse fu modella per Egon Schiele;?suo marito, Enrico Bagnoli, era un fumettista e illustratore che da L’intrepido ha attraversato i decenni fino a Martin Mystère: per lei, Renata, l’arte è qualcosa che si respira e si vive ogni minuto della giornata. Una cosa di famiglia;?infatti a coadiuvare Fulvio Wetzl in questo ritratto d’artista… leggi tutto
Un ritratto ammirato e appassionato da parte di Fulvio Wetzl e Laura Bagnoli all'ottuagenaria artista milanese Renata Pfeiffer, arrivata alla pittura per le insolite suggestioni del destino (il marito che faceva i disegni con la china, un'amica che le regala i colori e i pennelli da lei scartati), abbandonando il primo amore, la danza.
Nata a Trieste da famiglia culturalmente aperta (padre…
Prima la trama, poi il fondo - film in forma di documentario - è uno splendido ritratto/omaggio ad un’ artista ancora in vita, attiva e legata a Milano, città rappresentata anche nelle opere di paesaggi insoliti e inusuali di cantieri urbani, pittrice che ha saputo mantenere vivo e pulsante il suo spirito creativo, la curiosità e la voglia di scoprire e sperimentare tecniche e linguaggi…
Poco tempo fa , grazie all'amico Valerio ( @ Spopola) , ho scoperto questo piccolo gioiello che mi ha messo in contatto con un mondo sconosciuto, quello di Renata Pfeiffer, pittrice milanese. Il regista, Fulvio Wetzl, ricostruisce, attraverso un'intervista confidenziale alla Pfeiffer, il percorso umano ed artistico dell'artista integrandola con sei cortometraggi di animazione realizzati…
Prima la trama, poi il fondo è l’ultimo lavoro del regista Fulvio Wetzl, realizzato questa volta in tandem con Laura Bagnoli, delicata introspezione sulla vita e nell’arte di una pittrice di talento come Renata Pfeiffer.
Io ho avuto l'occasione (ed il piacere) di visionare la pellicola il 9 luglio scorso all’Arena di Castello (la proiezione, organizzata dalla Mediateca di Firenze, ha…
Prima la trama, poi il fondo è un’opera preziosa. Perché ci insegna ad ascoltare.
Fulvio Wetzl e Laura Bagnoli sintonizzano la loro sensibilità sull’universo artistico di Renata Pfeiffer, dove lo spettatore viene condotto per mano attraverso la dimensione dell’ascolto con la stessa delicatezza con cui la pittrice milanese accoglie le videocamere nella sua abitazione. E’ lei a…
Io non conosco bene il cinema, conosco quello che vedo. E quello che ho visto è stato un rincorrersi di arte e bellezza, un susseguirsi di colori e animazioni, un accogliere e raccogliere emozioni che partivano sì dalla pittrice, ma passati anche dai registi e offerti a noi spettatori come piccole visioni di cui far tesoro.
Il film-documentario Prima la trama, e poi il fondo è un film artistico per contenuto e forma… ossia per la trama delle immagini, a tratti intervallata dalla narrazione, che il regista Fulvio Weltz e Rita Bagnoli, anche figlia della protagonista, producono nel ritrarre oggetti già in sé artistici. Si tratta di un ‘opera d’arte dentro un’ opera d’arte…..non a mo’ di…
La madre di Renata Pfeiffer, coi suoi capelli fulvi, forse fu modella per Egon Schiele;?suo marito, Enrico Bagnoli, era un fumettista e illustratore che da L’intrepido ha attraversato i decenni fino a Martin Mystère: per lei, Renata, l’arte è qualcosa che si respira e si vive ogni minuto della giornata. Una cosa di famiglia;?infatti a coadiuvare Fulvio Wetzl in questo ritratto d’artista…
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