Regia di Ryan Gosling vedi scheda film
se non fosse per il talento di tutti coloro che vi hanno partecipato, a cominciare dal direttore della fotografia all'autore delle belle musiche, questo film ti fa pensare che sia uno sfizio di ryan gosling. a me LOST RIVER ha fatto forse più pensare ad un viaggio lynch-iano. un omaggio alle sue LOST HIGHWAYS e un ricordo alle BOCCHE DELLE FOLLIE di carpenteriana memoria.... e poi per carità, per l'uso delle luci e dei neon, perchè no al suo mentore REFN. siamo invischiati in una di quelle subburre fatiscenti e purulente tipiche degli states, dove le case sono state abbandonate a causa di quelle bolle economiche tanto care a quella piaga mefitica che cade sotto il nome di FINANZA. figurine umane, tanto simili a granelli di sabbia in balia delle onde sulla battigia, si divincolano come pesciolini tirati fuori dalla loro boulle dalla mano di una divertita entità s(ub)ovrumana. questi society rejects che forse mi ricordano i rifiuti zombi-ani ma più passivi, non riescono a capire come fare per uscire da quella gabbia per topi composto da case decomposte, su cui grava(parrebbe) una maledizione dovuta al lago artificiale che ha sommerso il borgo. e quindi sfuggono ad un folle che gira seduto su una poltrona posizionata su una vecchia convertibile, vivacchiando vendendo pezzi di rame, depredando le case. si rifugiano nei ricordi di una vecchia nonna ammutolita dagli eventi asservendosi alla compagnia di un ratto, oppure finiscono in un club dove spettatori con le facce deformate come nel video di BLACK HOLE SUN, applaudono a spettacoli di gran guignol. l'esperimento di GOSLING si barcameno in continuazione tra il ridicolo involontario, la noia che porta a guardare instagram sul cellulare e la strana attrazione che rende questa (al momento) opera prima, per lo meno non del tutto disprezzabile e priva di un interesse da indagare. ....... BOOOOOH!!!!!.... e mica la targa di bologna!
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