Regia di Édouard Molinaro vedi scheda film
Uno spietato killer viene messo in scacco da un ignaro e volgare rompiballe.
Proprio divertente questa pellicola francese, che comincia come un film serissimo di gangster e omicidi su commissione, ma che approda all'improvviso ad un tono molto diverso. Il divertimento funziona grazie ai due protagonisti e alla loro recitazione: Ventura come spietato killer a pagamento, Brel come uomo piagnone e pittima piantato dalla moglie, entrambi perfetti per la parte. L'accostamento di tue tipi così già suscita risate. Questo quanto agli interpreti, ma pure la sceneggiatura vanta non poche intuizioni che producono divertimento: il mostrare il malvagio che fa il bene per cause di forza maggiore, coinvolto in situazioni che altrimenti avrebbe evitato come la peste; i continui impedimenti creati dal rompiballe ignaro di quello che sta succedendo; i bizzarri contrattempi (donna con le doglie) e altri scocciatori come il cameriere; i ritardi di medico e polizia...
Va anche detto che questo film fa ridere in un modo di cui da tempo si è perso il ricordo, e la capacità. Oggi si preferisce far fare agli attori smorfie da clown, senza altre idee, ma a me questo tipo comicità fa solo tristezza. Qui il divertimento scaturisce dalle situazioni paradossali che si creano, da ciò che questo o quell'altro personaggio non sa, il tutto mentre gli attori recitano da seri e in modo realistico. Ed ecco che si ride alla grande.
Molinaro dirige discretamente, mentre il vero merito va alla sceneggiatura di Francis Veber, che infatti negli anni successivi sarebbe passato alla regia. Di lui ricordo anche il divertente "Due fuggitivi e mezzo" con Gerard Depardieu e Pierre Richard, che si basa sugli stessi spunti.
I protagonisti sono doppiati dai grandi Glauco Onorato e Pino Locchi, voci rispettivamente di Bud Spencer e Terence Hill. Scelta molto pertinente per svariati motivi.
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