Regia di Édouard Molinaro vedi scheda film
Un film riuscito, perché sa essere una sapida e sapiente parodia del noir, con i meccanismi giusti che non lo fanno mai scivolare nel farsesco. Direi che gli elementi vincenti sono soprattutto due: la sceneggiatura di Francis Veber e l'interpretazione di Lino Ventura. Il primo è un regista - sceneggiatore poco conosciuto ma bravissimo nell'imbastire canovacci comici, come dimostra il film "La capra" e tutta la serie del Grande Biondo, con Pierre Richard, che ci si stupisce un po' di non vedere nella parte dell'antagonista. Quanto all'attore d'origine italiana, bisogna dire che la sua interpretazione è davvero notevole, da serio e compunto professionista del crimine, perfino incredulo di quanto gli stia capitando: alcune sue espressioni ed alcuni suoi sguardi sono davvero impagabili. Considerata la quasi perfezione degli ingranaggi comici di questo film, era inevitabile che a Hollywood ne pensassero un remake in grande stile, affidato a tre dei più grandi commedianti sul mercato. Ma non ci si può dimenticare della fonte originaria.
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