Regia di Édouard Molinaro vedi scheda film
Un killer, incaricato di eliminare un testimone di giustizia, trova sulla sua strada (ossia nella camera d’albergo adiacente) un ometto che tenta il suicidio dopo essere stato respinto per l’ennesima volta dall’ex moglie, che lo ha lasciato per uno psichiatra. La commedia si basa sulle opposte fisicità di Lino Ventura, truce e incazzoso, e Jacques Brel, maldestro e logorroico: l’uno estremamente coscienzioso nel “lavoro”, l’altro incapace di vedere oltre la propria ossessione amorosa; nel mezzo, a fare da cuscinetto, c’è il servizievole cameriere Nino Castelnuovo che peggiora sistematicamente la situazione senza volerlo. Finché si tratta di definire i personaggi, tutto funziona bene; poi però la situazione rimane un po’ bloccata, affidandosi a trovate ripetitive (es. la valigia con il fucile, che deve essere continuamente nascosta). E il finale, visto a posteriori, appare meno cinico di quello che sceglierà Wilder per il remake Buddy Buddy.
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