Regia di Adam McKay vedi scheda film
Ron Burgundy, Brick Tamland e il resto del team sono tornati, stavolta impegnati in una tv nazionale. Continua la satira verso i sistemi televisivi americani, ma anche verso, più genericamente, un tipo di mentalità che caratterizza l'uomo medio statunitense. Non è mai facile fare un film demenziale che non si fermi al superficiale (volgarità, trasgressione, trash) ma analizzi seriamente uno spunto di riflessione nel profondo; a Will Ferrell (che oltre a recitare il ruolo di protagonista scrive la sceneggiatura) vanno dati tutti i meriti del caso. Anche Steve Carrell è totalmente in parte, peccato per la storia d'amore del suo personaggio: noiosetta e poco empatica (per fortuna, comunque, non gli viene dato molto spazio). Nel complesso il film diverte e fa riflettere, non senza qualche caduta di tono. Simpatici i numerosi cameo (Will Smith, Kanye West, Jim Carrey, Liam Neeson, Sacha Baron Cohen, Marion Cotillard e altri).
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