Regia di Marcel Gisler vedi scheda film
Piccolo dramma a tematica gay che purtroppo non brilla sotto alcun aspetto. La regia ha un sapore vagamente televisivo e anche la storia, che pure offrirebbe spunti interessanti e possibili intrecci originali, si svolge come da copione in un susseguirsi di vicende in cui ciascuno sviluppo successivo è prevedibile, e pertanto avrebbe bisogno almeno di una nota originale per non risultare piatto. Anche gli attori sembrano in bilico tra una recitazione accurata e una tendenza pigra alla macchietta (di 'vecchi antipatici' la storia del cinema è piena, e la protagonista, seppur interessante, non aggiunge nulla di notevole alla categoria). Alcuni spunti, secondo me, avrebbero potuto ricevere maggiore spazio, come il rapporto tra la sorella e il compagno (e se ci penso, forse il personaggio meglio delineato è proprio quello della sorella, il più verosimile, il meno estremo). Aggiungo, come nota buffa, che aver percepito una vaga somiglianza del protagonista SIA con Gaspare CHE con Zuzzurro non mi ha aiutato nel cercare di comprenderne la psicologia, anzi: in alcune battute finale ho proprio sentito come la necessità da parte dello sceneggiatore di chiudere in un qualsiasi modo, anche arrangiato, la sua vicenda (per esempio con il ragazzo).
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