Regia di Jake Paltrow vedi scheda film
Sono il primo, qui, a recensire questo film.
Però sarò purtroppo impietoso nei suoi riguardi. Cioè, è meglio che non lo guardiate.
Tanto, guardarlo, non vi cambia nulla.
Oggi, recensiamo Young Ones - L’ultima generazione. Scritto e diretto da Jake Palrow, fratello minore di Gwyneth Paltrow.
Film del 2014 che, con netto ritardo, viene distribuito soltanto ora in Italia. Non nelle sale, però. Bensì in streaming. In quanto, Young Ones - L’ultima generazione non è uscito nei nostri cinema ma è attualmente visionabile sulle piattaforme SKY PRIMAFILA, CHILI, RAKUTEN, TIM VISION, APPLE TV, GOOGLE PLAY, CG DIGITAL e THE FILM CLUB.
Young Ones - L’ultima generazione è l’opus numero due di Paltrow. Il cui esordio dietro la macchina da presa per un lungometraggio è avvenuto, infatti, nel 2007 con The Good Night.
Nel tempo intercorso fra la sua prima regia e quella del film da noi qui preso in considerazione, Paltrow ha lavorato per la televisione, dirigendo inoltre un paio di episodi di Boardwalk Empire (set sul quale ha conosciuto e solidificato l’affiatata sua amicizia con uno degli interpreti, per l’appunto, di Young Ones, Michael Shannon) e soprattutto realizzando il bel documentario su Brian De Palma, intitolato semplicemente De Palma.
Trama:
in una landa desolata ove impera la siccità e le risorse acquifere dunque totalmente scarseggiano, il quattordicenne Jerome Holm (Kodi Smit-McPhee, già interprete di un film dalla tematica e dalle ambientazioni simili, ovvero The Road di John Hillcoat con Viggo Mortensen) deve far fronte ai dilemmi più reconditamente pericolosi e primordiali della sua giovanissima coscienza d’adolescente acerbo e timido, profondamente perturbato per di più quando scopre, scioccato, che suo padre Ernest (Michael Shannon) è stato vilmente ucciso dal perfido e vanaglorioso cognato Flem Lever (Nicholas Hoult).
Young Ones - L’ultima generazione dura un’ora e quaranta minuti ed è difficilmente categorizzabile in qualsivoglia genere cinematografico preciso.
Poiché, dopo un incipit incalzante da action sui generis, compatto, teso e nervoso, languidamente immerso in romantiche, polverose atmosfere d’un deserto arido e caliginoso, sostenuto da ossessive ballate semi-country, la pellicola assume i contorni assai approssimativi d’un distopico movie indeciso se intraprendere una linea nettamente autoriale oppure percorrere fermamente la strada d’un normale thriller psicologico dai dialoghi rarefatti e le scarne scenografie dalle indigeste location oniriche.
Rimanendo dunque sospeso, a livello cinematograficamente conflittuale, perfino concettuale, fra notevoli spunti interessanti e un’ottima direzione attoriale, per cui svetta ancora una volta la magnetica presenza affascinante di Elle Fanning, e la soporifera sua arabesca struttura narrativa decisamente poco coesa. Perdendosi e sfaldandosi, man mano che procede la visione, tra superflue inquadrature che vorrebbero apparire suggestive, invece risultano solamente esteticamente stucchevoli, e sovrabbondati primi piani banali e accessori dei visi dei protagonisti.
Cioè, Young Ones - L’ultima generazione è facilmente comprensibile che abbia avuto difficoltà a trovare una normale distribuzione. Non solo presso di noi. Poiché fallisce come robusto film d’autore, in quanto palesemente artefatto, altresì non funzionando come pellicola di puro intrattenimento. A causa della sua labirintica struttura diegetica completamente priva di pathos. Ahinoi, invece, pregna di calligrafiche riprese quasi sempre davvero poco emozionanti.
Young Ones - L’ultima generazione è il classico film assai seducente a livello prettamente visivo, però disorganicamente, eccessivamente manierato. Quindi, decisamente non molto appassionante.
di Stefano Falotico
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