Regia di Franco Zeffirelli vedi scheda film
Tra gli adattamenti fedeli di "Romeo e Giulietta" questo di Zeffirelli resta uno dei più famosi e anche dei più riusciti, dimostrando ancora una volta, dopo il pregevole risultato de "La bisbetica domata" con Liz Taylor e Richard Burton, la sintonia del regista toscano con l'opera del geniale Bardo inglese. Anche questo è un film di impronta calligrafica, ma se non altro risulta coinvolgente, può contare su ottimi contributi tecnici come la fotografia di Pasqualino De Santis e i costumi di Danilo Donati, entrambi premiati con l'Oscar, oppure le musiche di Nino Rota, del tutto adeguate al clima di straziante romanticismo della pellicola. E i due protagonisti sono stati ben scelti e diretti: entrambi giovanissimi all'epoca, riescono ad infondere nuova linfa alla tragedia degli amanti ostacolati dalle rispettive famiglie, anche se secondo me a vincere il match è l'intensa Olivia Hussey, indimenticabile nella scena del ballo in cui rimane folgorata dal suo Romeo. Fra i caratteristi, un giovane e affascinante Michael York e il bravo John McEnery nella parte di Mercuzio. Il sentimentalismo tipico di Zeffirelli riaffiora qua e là, ma nel complesso il film rende un buon servizio a Shakespeare, può contare su un ritmo cinematografico abbastanza sostenuto e nel finale fa versare lacrime di commozione autentica.
Voto 7/10
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