Regia di Hans Petter Moland vedi scheda film
L'ironia è presente qua e là, specialmente nel finale indovinatissimo, ma più che una "commedia" il film è una via di mezzo tra il "gangster" alla "Pulp fiction" e i film di "azione" come "Il giustiziere della notte". In qualche modo si lascia guardare fino in fondo, per quanto lo schema segua un crescendo molto prevedibile. Voto: 6,5
Nils è un tranquillo operaio che guida gli spazzaneve sulle montagne della Norvegia. I suoi compaesani lo chiamano "l'immigrato", nonostante ai nostri occhi sembri un norvegese Doc. Magari proviene dall'Islanda oppure è un terrone di Oslo (dal doppiaggio non si capisce e non me la sento di rivederlo in lingua originale). Ciò non gli impedisce, comunque, di essere eletto "cittadino dell'anno".
Un brutto giorno il suo unico figlio viene trovato morto per overdose...
Ho scelto di vedere "In ordine di sparizione" perché era classificato come "commedia" e, di solito, apprezzo l'humor scandinavo. Ma si può definire "commedia" un film in cui decine di persone muoiono ammazzate e i protagonisti si ritrovano soli e derelitti? D'altra parte, "noir" sarebbe ancora meno calzante, visto che il colore dominante degli ambienti è il fulgido bianco delle immacolate distese di neve.
Neppure "drammatico" mi convince, perché l'ironia è presente qua e là, specialmente nel finale indovinatissimo. Insomma, una sorta di via di mezzo tra il genere "gangster" alla "Pulp fiction" e i film di "azione", come "Il giustiziere della notte".
In qualche modo si lascia guardare fino in fondo, per quanto lo schema segua un crescendo molto prevedibile.
Nel ruolo del boss serbo troviamo Bruno Ganz, noto anche dalle nostre parti.
Voto: 6,5
PS: Se vi piacciono i polizieschi ambientati sulla neve, vi consiglio la serie TV islandese "Trapped".
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