Regia di Hans Petter Moland vedi scheda film
Norvegia, un ragazzo muore per un regolamento di conti fra spacciatori. Suo padre è un uomo qualunque, lo spazzaneve Nils, ma si mette in testa di rintracciare e uccidere il Conte, capomafia responsabile del giro di droga locale, e lo farà seminando sangue lungo il suo cammino.
In ordine di sparizione è un noir non privo di note ironiche (come le didascalie nere a base di croci funerarie che punteggiano le varie morti che si susseguono lungo la trama) che scimmiotta idealmente il cinema tarantiniano - cioè tanti altri autori, fra cui quelli del cinema di genere nostrano che fu - mettendo in scena la spietata cavalcata di vendetta operata da un uomo qualunque. Sangue, violenza, odio, crudeltà sono gli ingredienti di base della ricetta della sceneggiatura firmata dall'esperto Kim Fupz Aakeson; dal canto suo Hans Petter Moland, già due decenni di carriera e sei lungometraggi alle spalle, è bravo nel tenere sufficientemente alti la tensione e il ritmo, cioè le due componenti fondamentali per la giusta amalgama del materiale narrativo. Al di là di Stellan Skarsgard e Bruno Ganz non troviamo nomi di rilevanza internazionale in un cast comunque ben assortito e a suo modo efficace, con in prima linea Pal Sverre Hagen, Peter Andersson, Birgitte Hjort Sorensen, Jan Gunnar Roise e Kristofer Hivju. Se l'obiettivo è trascorrere due ore (quasi, poco meno) spensierate di mero intrattenimento e azione, con 'lieto fine' sia pure sanguinario e relativa sconfitta dei 'cattivi', questo film va benissimo; inutile, naturalmente, chiedere di più. 5/10.
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