Regia di Hans Petter Moland vedi scheda film
Tipico prodotto di matrice nordica, essenziale, luminoso, asciutto e ben recitato. Che in quelle zone ormai il thriller sia diventato di casa è fatto assodato ma da questa solida premessa si sta imparando anche ad andare oltre. Ci vengono così regalati personaggi sopra le righe, violenti e freddi nell'uccidere quanto teneri e fragili nei rapporti interpersonali e da questo contrasto che convive serenamente nella pellicola, emerge la vera forza di questo film che trova nella trama un punto debole ma sa raccontarla con personalità e stile, caratterizzando ottimamente ogni protagonista grazie anche alla presenza di attori di qualità come Bruno Ganz e Stellan Skarsgård ma anche ad una buona promessa come Pål Sverre Hagen. Un frizzante caleidoscopio di personalità che si nota ancor più sul monotono e candido scenario norvegese. Nulla di eccezionale, in fin dei conti, la sensazione del déja vu è molto persistente ma il risultato finale è convincente e mi sento di consigliarne la visione.
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