Regia di S. Craig Zahler vedi scheda film
Piacevolissima sorpresa. Ho visto Bone Tomahawk dell'esordiente alla macchina da presa S. Craig Zahler incuriosito dalla presenza di Kurt Russell ma soprattutto dall'inusuale commistione tra genere western ed horror, prodotto piuttosto atipico nella produzione hollywoodiana ma capace di realizzare anche ottime pellicole, come lo splendido e viscerale L'insaziabile di Antonia Bird.
E, nonostante la presenza di Sid High/Captain Spaulding a inizio film possa indurre a crederlo, non è esattamente questo il caso, limitandone la componente horror soltanto nell'ultimissima parte e rivelandosi in realtà un western piuttosto classico, quasi carpenteriano (probabilmente grazie anche alla presenza di Russell) con un gruppo di uomini oltremodo variegato per personalità e motivazioni che si lanciano al salvataggio della bella ragazza di turno rapita dagli indiani (in questo caso anche cannibali) che improvvisamente e nell'ultima mezz'ora si trasforma in un survival horror altrettanto classico quanto efferato e cinico.
Ma Il film è soprattutto la storia del viaggio di questi quattro uomini, ottimamente caratterizzati, che lentamente rivelano se stessi e le proprie pulsioni e debolezze, grazie ad un'ottima scrittura e a dialoghi incisivi e a splendide interpretazioni, a partire da un ottimo Kurt Russell e da un sofferente Patrick Wilson, anche se la palma del migliore per me è una contesa a due tra un magnetico Matthew Fox e lo splendido vice-sceriffo di Richard Jenkins, bravissimo caratterista che regala ad un classico archetipo del cinema western, l'anziano e petulante aiutante dello sceriffo, una nuova splendida e sorprendente interpretazione.
Da vedere per chi vuole qualcosa diverso dal solito o di non ordinario.
VOTO: 7
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