Regia di S. Craig Zahler vedi scheda film
Genere western - horror, cosa volere di più!!
Il Tarantino di 'The hateful eight'
incontra l'Eli Roth di 'Green Inferno' e ne esce fuori questo 'Bone Tomahawk' di un certo, per me totalmente sconosciuto, S. Craig Zahler che nonostante sia esordiente alla regia sembrerebbe decisamente sapiente nelle dinamiche tecniche così da costruire un 'solido prodotto' accattivante, nella forma, ed originale per la commistione western-horror. La caratteristica che ho apprezzato di più é il ritmo che Zahler riesce a dare a questo 'anomalo oggetto' nonché l'ottima prova di tutti gli attori capitanati da un Kurt Russell che, con la barba da hamish con cui recita, probabilmente imposta per la realizzazione del coevo film di Tarantino, si impone come una personaggio tenebroso e combattuto, perennemente in bilico nell'essere associato ad una figura positiva o negativa. Altra prova da rimarcare é quella dello stranulato ma fedele vice sceriffo, interpretato dall'ottimo
attore caratterista Richard Jenkins che ricordavo in svariate altre pellicole, anche al fianco di Woody Allen. Avevo sentito parlare della bontà di questa produzione americana nei vari blog di Cinema estremo e horror che 'frequento' ma rimanevo titubante per le mie, spesso giustificate, basse aspettative (pregiudiziali) riguardo alle pellicole main stream. Devo dire che in questo caso sono stato piacevolmente contento nell'essere smentito rilevando il coraggio profuso, soprattutto nel mostrare scene splatter, dosate con intelligente equilibrio. Unica pecca, non formale ma ideologica, é quella che dobbiamo ulteriormente rilevare che la 'cattiva abitudine' del cinema a stelle e strisce di demistificare il popolo pellerossa risulta qui portata all'eccesso: si sono inventati persino gli indiani trogloditi e antropofaghi. Al peggio non c'è mai fine. Comunque un buon film.
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