Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Tra i primi dieci incassi della stagione in cui uscì,questa tragicommedia firmata da Mario Monicelli col suo stile sapido e dolceamaro ambientata ,come il parallelo "Dramma della gelosia" di Scola,nelle passioni proletarie,tra tradimenti e furori da case popolari,riesce nel suo intento:diverte,mette su un saporito quadro d'ambiente,e mette alla berlina le presunte "aperture mentali " del maschio degli "anni millenovecentosettanta"(come dice un personaggio del film).E' l'occasione per Ugo Tognazzi per dimostrarsi una volta di più interprete straordinario e in piena maturità espressiva,dando le azzeccate sfumature al suo operaio attempato,disperato,geloso e fesso: e non sfigura una giovane Ornella Muti,sposina troppo giovane e troppo bella per non cadere in certe insidie extraconiugali.Il colorito dialogare dei personaggi fortemente accentuato di milanese è ben curato e gustoso,come allora,se ci facciamo caso,era quasi naturale nelle sceneggiature:e i colori opachi della periferia lombarda sono ben sfruttati per raccontare questa commedia che si fa malinconicamente realista mentre inclina verso il finale,con il resoconto dei destini dei tre protagonisti.Ottima la scelta di "Non sono una donna,sono una santa" su alcune scene importanti...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta