Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Da un romanzo di Moravia (che non ho letto), una vicenda che, sullo schermo appare fin troppo melodrammatica e che sceneggiatura e regia vorrebbero apparentare al dramma sociale americano. Ma dell’Italia fascista, che dovrebbe essere il contesto della storia, non si vede quasi niente (si parla soltanto vagamente di “pezzi grossi del fascio”), tanto che gli oppositori che buttano volantini in un cinema sembrano effettivamente dei pazzi. Qualche bravo attore (Pellegrin, Gélin) non compie il miracolo di risollevare le sorti di uno dei film più anonimi di Zampa.
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