Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Amore e morte nella Roma del Ventennio.Da un libro di Moravia Zampa trae un film che figurativamente è molto accattivante, ma la tragedia di cui parla non riesce a smuovere l'animo di chi lo guarda,i personaggi sembrano mossi meccanicamente e non riescono ad appassionare,men che meno a commuovere.La Lollobrigida ce la mette tutta(anche se il suo modo di recitare con il labbro inferiore leggermente in fuori non me l'ha fatta mai piacere) e anche Franco Fabrizi dà vita a un bel personaggio,ma il film sembra soffrire di una certa inerzia.E'ambientato nel Ventennio fascista ma non ce ne accorgiamo quasi,pur essendo importante la politica di quel tempo negli snodi narrativi del film.Zampa lavora molto sulla composizione dell'inquadratura,i dialoghi sono molto più popolani che nel libro di Moravia,ma l'impressione che se ne ricava è di un film che oltra alla sua bellezza formale ha ben poco da offrire.Ma quel poco riesce a offrirlo bene,con qualche colpo di scena e un finale da una parte improntato all'amerezza,dall'altra alla speranza....
la sua regia è la cosa migliore del film
qui è l'unica che sebra attraversata da genuino dolore,ma non basta
non memorabile
affidabile come sempre
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