Durante l'occupazione tedesca di Roma, l'ingegnere comunista Manfredi (Pagliero) che milita nella Resistenza prende contatti con un compagno tipografo. La Gestapo è sulle sue tracce, ma l'uomo trova rifugio presso l'abitazione di un sacerdote (Fabrizi) mentre l'operaio è arrestato e la sua donna (Magnani) viene uccisa da una raffica di mitra. La delazione di Marina (Michi), un'attricetta cocainomane che ha avuto in passato una relazione con Manfredi e che ora sta nel giro degli ufficiali tedeschi, consente loro di cattuare l'ingegnere e il prete. Il primo, benchè torturato a morte, non rivela i nomi dei compagni; il prete viene fucilato mentre riceve l'ultimo saluto da alcuni ragazzini della sua parrocchia. È il film più celebre del Neorealismo, realizzato da Rossellini in condizioni di incredibile povertà di mezzi e di romanzesca precarietà. Immortale la sequenza della Magnani che viene falciata dai mitra mentre insegue la camionetta con suo uomo. Alla base della vicenda sta un personaggio realmente esistito, don Morosini, che i tedeschi fucilarono a Roma per la sua adesione alla lotta partigiana.
Quando si è di fronte ad un capolavoro ogni commento non sarebbe all'altezza.
Credo che sia una delle opere insuperate e insuperabili del cinema del neorealismo postguerra. Credo che questo sia un giudizio condiviso e condivisibile sia da vincitori che da vinti, sia da chi stava e sta da una parte o dall'altra dello scenario politico.
Stima obbiettiva,di quest'opera-non-prima del neorealismo -inizia da Treno Popolare e fu coltivato per tutta l'epocafascista-dovrebbe non più tener conto di riflessi di critico giudizio-e pregiudizio-che gli si appiccicano sopra,variando di tono non di sostanza,dal'45.Il vasto talentonaturale d'AnnaMagnani è qui imprigionato in rintocco monocorde
Icona più che rappresentante del neorealismo, anche se la bellezza del film va ben oltre le ormai celebri (e celebrate) sequenze dell'assassinio della Magnani e di Fabrizi.
Un melodrammone che lascia una versione bugiarda della storia e che libera l'intero popolo italiano dalle sue responsabilità, celebrandolo in un'eroica resistenza per la libertà a cui assurdamente tutta la cittadinanza romana sembra aver preso parte. A quanto pare i fascisti sono solo i tedeschi...
Ottimo film. Un Anna Magnani finalmente un po' più contenuta. La chiusura del film sulla ficilazione ci fa perdere di vista il destino del ragazzo e del 'patrigno'. Siamo un gradino sotto "Le quattro giornate di Napoli".
Anna corre con le braccia tese nel disperato tentativo di trattenere a se il suo uomo; anche questa volta il fucile crepita. Verrà mai il giorno in cui le lacrime lasceranno il posto allo stupore: "Cosa è stato, chi ha sparato, ma perché?".
Il film più importante di Rossellini. Un'opera bellissima, girata con pochi soldi e pochi mezzi. Indimenticabile la scena dove la Magnani viene uccisa.
Uno dei pilastri del Neorealismo italiano, ma anche uno dei capolavori del cinema mondiale. Importante anche dal punto di vista filologigo. Devo rivederlo al più presto!
Un film immortale. Doloroso e necessario. Una storia ispirata a fatti realmente accaduti durante il periodo dell'occupazione nazista. Neorealismo puro.
che dire di roma citta' aperta.chi non l'ha visto dovrebbe fare ammenda e vederlo per due giorni di fila.perfetto,crudele,anticipatore,amarissimo,delicato.perfetto.
Come diceva Italo Calvino, all’incirca, il Neorealismo corrispose al bisogno fisiologico di alcuni esseri umani di raccontare le proprie esperienze e di raccontarsi alla luce di fatti terribili. Il Neorealismo stesso ebbe numerosi paralleli nel resto dell’Europa, come per esempio la pittorica Nuova Oggettività: ecco che non possiamo pretendere dal Neorealismo film… leggi tutto
"La tragedia della gente e il sacrificio di un sacerdote nella Roma occupata dai tedeschi". Si vede da questo riassunto di FilmTv come il timore di essere blasfemi, ingiusti, lupi cattivi, impedisca qualsiasi opinione sincera? Dò tre stellette ma lo giudico ingiudicabile, non mi piace l'idea essere costretto a dare una opinione positiva a prescindere. leggi tutto
Roma città aperta ai nostri occhi pare fortemente datato, ridicolo quasi in alcuni suoi aspetti popolareschi e di melodrammaticità spicciola, ma allo stesso tempo, altre sequenze, altre situazioni altre emozioni altri valori non cambiano e rimangono attualissimi e questo, di per se, aggiudica al film di Rossellini il nomignolo di Capolavoro, anche se basterebbe per darglielo la scena… leggi tutto
Nel 45 mantennendo un passo di dubitevole forza di combattimento i nazi seguitavano a perseguire la loro folle corsa per il conflitto, con gli aiuti dell'esercito americano, soldi barrette di cacao e armi all'avanguardia, in neanche 60 giorni la città sembrava sentirsi liberamente democratica, e quel parcheggio in capo a quelle persone da parte della verstapo sembrava comunque…
Il film è stato girato nel 1945 ed ha un ruolo fondamentale nel definire l’estetica neorealista, superando le grandi problemi materiali, quali la difficoltà di reperire adeguati finanziamenti e quindi la possibilità di scritturare attori, la inagibilità dei teatri di posa, la penuria di attrezzature e materiali (fra i quali anche la pellicola) ai quali vanno…
Roma, inverno 1944. La città è sotto il tallone dell'occupazione tedesca. Nonostante ciò, le attività dei partigiani fervono. La polizia politica nazista utilizza ogni metodo per combattere i resistenti; delazione, arresti, torture, esecuzioni sono all'ordine del giorno. Ciò non soffoca il corale anelito verso la libertà espresso dal popolo romano,…
Il film di Rossellini si può a buon titolo considerare uno dei pilastri del neorealismo, un punto di svolta nel mondo del cinema italiano e l'inizio di uno dei periodi più iconici e rappresentativi del bisogno di lasciarsi alle spalle vent'anni di fascismo ed una guerra distruttiva. E' proprio partendo dalla guerra, dai rastrellamenti dei tedeschi e dalle rappresaglie che si dipana…
Semplicemente I FILM (italiani) che mi han cambiato la vita facendo nascere la profonda passione che occupa oramai da decenni la quasi totalità del mio tempo libero. Pellicole per cui il termine CAPOLAVORO…
“Ossessione” di Luchino Visconti (1943), tra problemi distributivi, censura ed incomprensione critica, rappresenta la possibilità di una “nuova via estetica” al cinema italiano e forse pure per quello mondiale. Roberto Rossellini ne assimila la lezione, ma va ancora oltre nella teoria viscontiana, sancendo la nascita di un cinema totalmente rinnovato, nella forma,…
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Commenti (23) vedi tutti
Cinema che ha fatto la nostra storia....indissolubile.
leggi la recensione completa di ezioQuando si è di fronte ad un capolavoro ogni commento non sarebbe all'altezza. Credo che sia una delle opere insuperate e insuperabili del cinema del neorealismo postguerra. Credo che questo sia un giudizio condiviso e condivisibile sia da vincitori che da vinti, sia da chi stava e sta da una parte o dall'altra dello scenario politico.
commento di massimo45Stima obbiettiva,di quest'opera-non-prima del neorealismo -inizia da Treno Popolare e fu coltivato per tutta l'epocafascista-dovrebbe non più tener conto di riflessi di critico giudizio-e pregiudizio-che gli si appiccicano sopra,variando di tono non di sostanza,dal'45.Il vasto talentonaturale d'AnnaMagnani è qui imprigionato in rintocco monocorde
commento di feliniIcona più che rappresentante del neorealismo, anche se la bellezza del film va ben oltre le ormai celebri (e celebrate) sequenze dell'assassinio della Magnani e di Fabrizi.
leggi la recensione completa di galavernaUn melodrammone che lascia una versione bugiarda della storia e che libera l'intero popolo italiano dalle sue responsabilità, celebrandolo in un'eroica resistenza per la libertà a cui assurdamente tutta la cittadinanza romana sembra aver preso parte. A quanto pare i fascisti sono solo i tedeschi...
commento di HaloahaloaUno dei grandi capolavori del nostro cinema.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiGrandissmo film.Bravissimi la Magnani e Fabrizi
leggi la recensione completa di antonio de curtisTanto vicino alla realtà da confondersi con essa, purtroppo...
leggi la recensione completa di Albus96...un capolavoro sull'ora più buia della storia italiana, Roma occupata dai tedeschi dopo la resa incondizionata dell'Italia e la fuga del re..
leggi la recensione completa di fratellicaponePietra miliare.
leggi la recensione completa di giansnow89Ottimo film. Un Anna Magnani finalmente un po' più contenuta. La chiusura del film sulla ficilazione ci fa perdere di vista il destino del ragazzo e del 'patrigno'. Siamo un gradino sotto "Le quattro giornate di Napoli".
commento di BradyUn inno alla vita vero e proprio, semplice, senza barocchismi.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioAnna corre con le braccia tese nel disperato tentativo di trattenere a se il suo uomo; anche questa volta il fucile crepita. Verrà mai il giorno in cui le lacrime lasceranno il posto allo stupore: "Cosa è stato, chi ha sparato, ma perché?".
commento di michelUn classico assolutamente da vedere, anche per non dimenticare che gli Italiani sono stati anche questo.
commento di Artemisia1593Il film più importante di Rossellini. Un'opera bellissima, girata con pochi soldi e pochi mezzi. Indimenticabile la scena dove la Magnani viene uccisa.
commento di SaintlySinnerPiù che un film, da far vedere a scuola, al posto dell'ora di educazione civica. Da brividi.
commento di robertokeaneUno dei pilastri del Neorealismo italiano, ma anche uno dei capolavori del cinema mondiale. Importante anche dal punto di vista filologigo. Devo rivederlo al più presto!
commento di carlos briganteL'ho visto per la prima volta… Straordinario, con scene di grande pathos e un finale incredibilmente toccante. Interpreti maestosi.
commento di EwanNiente da dire, nettamente un'opera d'arte… soprendente la reitazione anche degli attori di strada… da vedere e rivedere per l'eternità!
commento di RageAgainstBerluscaUn film immortale. Doloroso e necessario. Una storia ispirata a fatti realmente accaduti durante il periodo dell'occupazione nazista. Neorealismo puro.
commento di screamormai più che di cinema qui si parla di storia ma ciò nn toglie tutto il valore artistico a qst capolavoro
commento di sarixCapostipite del neorealismo italiano, film amato in tutto il mondo…un opera sincera, profonda, capolavoro italiano
commento di Dr.Lynchche dire di roma citta' aperta.chi non l'ha visto dovrebbe fare ammenda e vederlo per due giorni di fila.perfetto,crudele,anticipatore,amarissimo,delicato.perfetto.
commento di superficie 213