Regia di Alan J. Pakula vedi scheda film
Un ritorno più che gradito con Pakula, il cui cinema ho spesso amato, escludendo l'ultima ed inutile parte della sua carriera. Un western di ambientazione diversa, siamo infatti negli anni '40 e quindi vicino a noi, benché la storie e le atmosfere sono quelle di rito. Una critica al titolo italiano, che rispettando la traduzione alla lettera addirittura la ampia, falsando il significato intrinseco del film. La Fonda affronta questa prova con energia e fiducia, infondo è lo stesso regista che le ha fatto vincere il suo primo Oscar, e non solo a lei come attrice. Una parte dura e lei riesce benissimo in questo tipo di ruoli, vedi Non si Uccidono così i Cavalli? e Una Squillo per l'Ispettore Klute, senza eccessive forzature da la caratterialità giusta al suo personaggio accompagnata da un cast che rispetta in tutto e per tutto una sceneggiatura bene inquadrata. Un tonalità che sorprende , dato che il regista ha fatto cose totalmente diverse, ma qui siamo in presenza di un atmosfera taciturna e senza contorno di musiche fuorvianti che danno il giusto tocco e la storia prende il volo, come è giusto che sia, con la lentezza necessaria.
Una storia che va sul classico, ma che sceneggiatura, regia ed interpretazione porta su un livello superiore
Ottima regia, continua la sua mano felice, ancora per poco, purtroppo
Un ruolo scavato benissimo, l'ha fatto suo in maniera giusta
Un altro ruolo che questo attore discontinuo ha saputo tracciare al meglio
Una presenza efficace e dallo sguardo triste e cattivo
Il grande vecchio, ha saputo crescere nella maturità, dato che le vere opportunità gli sono state date solo allora, comunque è sempre l'indimenticabile itnterprete di Una Storia Vera.
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