Regia di Michael Taverna vedi scheda film
Horror non classificabile
"Gli appartamenti non uccidono, le persone uccidono"refrain ricorrente in questo horror firmato da Taverna, remake di un film giapponese del 2007. L'appartamento 1303 in questione, è collocato al tredicesimo piano di un grande edificio ed è all'apparenza accogliente, luminoso, spazioso e dotato di una vista panoramica sul mare, infatti a Janet piace. Lascia la casa di famiglia dove abitano la sorella Lara e la madre Maddie, una ex star musicale, ormai in declino psicofisico e alcolizzata e si trasferisce lì.
Ma già durante la prima notte nella sua nuova casa, Janet sente qualcosa di strano ,rumori furtivi, voci misteriose, la comparsa di strani personaggi sul ballatoio,una bambina petulante che la incita ad andare via e un portiere rivoltante, forse spettri.
Si viene a sapere che un certo numero di giovani donne ha trovato la morte proprio in quell'appartamento gettandosi dal balcone. Una sequenza agghiacciante di suicidi. Ovviamente la storia si ripete ancora una volta, anche con Janet. A questo punto la sorella Lara e Mark ,il ragazzo che Janet frequentava, comiciano ad indagare.
Questa ennesima variazione sul tema "evergreen" delle case o appartamenti stregati,appena qualche anno fa hanno girato un film che aveva per titolo proprio un altro numero di stanza la 1408, ma che era ben altra storia, non regala alcuna sorpresa,è senza ìdee,con alcune interpretazioni addirittura imbarazzanti, come quella di Rebecca De Mornay che è quasi caricaturale.La sceneggiatura è evanescente, gli effetti speciali che dovrebbero spaventare, sono rozzi e poco efficaci.
Horror non classificabile
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