Regia di James Goldstone vedi scheda film
Di solito i film facenti parte del filone catastrofico U.S.A anni '70 mi appassionano parecchio (e questo film è molto più catastrofico che non thriller, secondo me). Così non è stato per questa pellicola, sorprendente per l'indecenza del ritmo e, di conseguenza, per lo scarsissimo coinvolgimento emotivo dello spettatore. La vicenda a sfondo terroristico è di sicuro una buona idea, ma viene sprecata a causa della bassa spettacolarità, di una realizzazione abbastanza approssimativa e di attori poco sfruttati o sfruttati male. Insomma, già dopo 20 minuti il sonno comincia ad essere pesante... Un vero peccato, perché qualche momento di tensione c'è, e sarebbe stato doveroso sfruttarlo e svilupparlo molto meglio di quanto non venga fatto...
L'intera vicenda ruota intorno ai luna-park: se ne vedono tre. Il problema è che solo nel primo luna-park avviene quello che lo spettatore si aspetta; quindi solo in quel momento ed in pochi altri si percepisce un po' di tensione. Il resto dello sviluppo narrativo gioca solo sulla minaccia da parte del terrorista e sulla caccia all'uomo, ma il tutto va avanti in maniera piatta. Il modo in cui si conclude, poi, è quanto di più penoso ed irritante si possa trovare...
E la chiamano colonna sonora... Le musiche non mi sono parse per nulla appropriate, e per giunta non esprimono minimamente il senso di tensione che la storia dovrebbe trasmettere...
Cambierei troppe cose. Comunque, quello che secondo me non va bene lo si evince da quanto scritto sopra...
Un grandissimo, uno di quegli attori che hanno rappresentato la linfa vitale del cinema. Peccato che l'intelligenza di Goldstone e della sceneggiatura non abbiano suggerito l'idea di utilizzarlo un po' di più che non in due misere scene... Inutilizzato (che per lui è un'offesa) ed ingiudicabile...
Sembrava dovesse diventare chissà chi, e poi ha dimostrato di non valere granchè: un po' di film li ha fatti, ma non è mai riuscito a sfondare davvero... Limitatamente a questo film, non si può non riconoscergli una fisionomia adatta al terrorista ricattatore: viso da bravo ragazzo, ma con un inquietante sguardo fisso e freddo. Fa bene quello che deve fare, ma anche così il film resta scadente...
Un mostro sacro del cinema fra gli anni '50 e gli anni '90. Basta questo per rendersi conto del livello dell'attore di cui stiamo parlando. Purtroppo viene sprecato in un ruolo che non gli consente di esprimersi come saprebbe fare: deve infatti comportarsi in modo acido e - spesso - da vero stronzo, senza mai avere l'occasione di far emergere le sue grandi capacità espressive, recitative e persuasive. Impensabile che un simile dio del cinema non venga utilizzato a dovere...
Attore dalla grande esperienza, ma dalla non altrettanto grande fama: ha una filmografia di tutto rispetto, ma la notorietà sua e dei suoi film lo è un po' meno. In ogni caso, la parte dell'agente Calder sembra abbastanza adatta alle sue caratteristiche: l'interpretazione non è male e Segal entra bene nei panni dello spiritoso personaggio. Non brilla, ma non è di sicuro il peggiore...
Un lavoro pessimo, quello di Goldstone: nell'unico attentato che avviene, le riprese non rendono per niente l'idea di quello che succede, e del sangue non si vede neppure l'ombra... Per il resto, c'è un appiattimento totale che la fa da padrone: c'è solo qualche momento di tensione nel secondo e nel terzo luna-park; ma parliamo giusto di qualche attimo. Di idee originali ce ne sono poche, di violenza pochissima e, cosa più grave, viene potentemente sprecato un cast internazionale di altissimo livello (basti pensare a colossi come Fonda e Widmark, attori di vastissima esperienza). Risultato: un flop totale...
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