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Ottima recensione come sempre. Questo 'Welcome to New York' entra immediatamente tra i film da vedere (lo recupero in streaming come te, mi sa). Di Ferrara non ho visto poi tanto, ma abbastanza per dire che è tanto pazzo quanto geniale, tanto controverso quanto innovatore, sempre lì lì per confondere e rielaborare il Cinema dall'interno. Attendo di vederlo, intanto complimenti. Ciao!
Ciao Eight,
sì, il film lo si vedrà solo in streaming. Ferrara è un regista un po' pazzo, scrivi bene, e molto sottovalutato, specie oggi: ma ci ha regalato capolavori giganteschi. E' un autore sgrammaticato e teorico, folle e libero; la sua filmografia è densa di preziose contraddizioni. Tu cosa hai visto dell'autore italoamericano?
Ho visto The Addiction, The funeral, il primo film pornografico, The Driller Killer e Bad lieutenant! Il migliore è di certo il primo! Però in linea di massima mi sono piaciuti tutti
Abel Ferrara è un autore che mi piace molto e che seguo da tempo. Credo che pochi abbiano rappresentato così bene l'anima nera che cova sotto il cuore pulsante della "Grande Mela", la sua indole malata. Hai aumentato a dismisura la voglia di recuperare quest'ultimo lavoro di Ferrara, come sono curioso di vedere l'ultima opera di Jim Jarmusch ("Solo gli amanti sopravvivono") per vedere come ha trattato quella "metafora" del vampirismo metropolitano così magnificamente trattata in quel capolavoro che è "The addiction" (ammesso che ci siano assonanze). Permettimi di rimandarti ad uno scritto dove si parla di Abel Ferrara (//www.filmtv.it/playlist/42066/abel-ferrara-lo-sguardo-dell-anima/#rfr:user-40173). Ciao Lorenzo, sempre in gamba.
Ciao Peppe,
ti ringrazio per il link: solo oggi ho potuto leggere la tua playlist (che, non so come mai, mi era sfuggita). Se ripenso ai film di Ferrara che ho visto, forse The Blackout è quello che più assomiglia a Welcome to New York. Hai citato Jim Jarmush, anch'io non vedo l'ora di recuperare il suo ultimo film (a detta di molti, un quasi capolavoro).
Una nota a margine: a riconferma dell'ottima salute del cinema, molti maestri stanno sfornando in questi ultimi anni lavori più che stimolanti (penso a Coppola, De Palma, Schrader).
Ciao Peppe, grazie mille dell'apprezzamento, e del commento.
Semplice, ti era sfuggita perchè non eri ancora iscritto. Ciao.
Grandissimo pezzo, Lore! A settembre, se sarà in qualche modo reperibile, recuperero' questo film di Ferrara. Ti ringrazio perché mi hai messo una gran curiosità addosso! I frame che hai postato sono maledettamente conturbanti. Quando scrivi che "con Welcome to New York il regista italoamericano si ributta a capofitto nella disperazione, nei corpi sfatti, nel nero che nella prima parte soprattutto assorbe gli attori, il decor, la messa in scena" non puoi fare altro che involontariamente richiamare la mia attenzione. Grazie per questo scritto. Ciao!
Ciao Badu, credo proprio che il film di Ferrara ti piacerà. E' come scrivi, Welcome to New York è un film "maledettamente conturbante": sorprendente e coraggioso. Merita una visione.
Grazie del commento, e dei complimenti, ciao!
Dal giudizio, sinottico ma peculiare, appassionato ma misurato, parziale ma obiettivo emergono le contraddizioni che animano tanto il cinema di Ferrara (e quello che ci ruota attorno:pensiamo alla critica militante ma anche agli irriducibili estimatori) quanto il dibattito che suscita lo spietato disincanto di un realismo tanto amaro quanto grottesco. Una visione a quanto pare consigliata. Grazie e un saluto.
Ciao maurizio73,
sì, la visione è consigliata, possibilmente in originale con sottotitoli (ho scaricato la versione italiana, dura 7 minuti in meno e il doppiaggio cancella il bilinguismo dei protagonisti).
Grazie a te del commento, maurizio73, spero di leggere una tua recensione sul film di Ferrara, prima o poi. A presto.
l'ho visto da poco e ho fatto una recensione con un giudizio molto simile al tuo .....piu' conciso....lo ammetto....bye
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