Mister Deveraux è un uomo molto potente che ogni giorno gestisce milioni di dollari e controlla il destino economico di diverse nazioni al mondo. Deveraux è però anche un uomo dalla frenetica e sfrenata fame sessuale, che da colui che voleva salvare il mondo lo trasformerà in un individuo che non può salvare nemmeno se stesso.
Note
Liberamente ispirato alla storia di Dominique Strauss-Khan, direttore generale del Fondo monetario internazionale arrestato nel 2011 con l'accusa di tentata violenza sessuale. Volere/potere: di questo parla "Welcome to New York". E di un sacco di altre cose connesse, a volte con simbologie fino alla nausea ritornanti (i soldi, il sesso, tra grugniti e altri soldi), solcando corridoi, marciapiedi e stanze sempre più buie. Il film è affascinante, anche irritante. Esagerate due ore, infarcite di iterazioni a volte inutili; Ferrara non ha il senso del limite e non riconoscerlo significherebbe fare un torto alla sua storia di cineasta glorioso.
Abel Ferrara narra una storia ispirata alle vicissitudini di Strauss-Kahn, dipingendo un uomo da un lato malato di sesso, dall'altro "vittima" di una moglie troppo ricca e ambiziosa. Il film non è perfetto e non al livello dei migliori del regista newyorkese, ma ha nel complesso una buona riuscita. Voto 7/10.
The Wolf of Sex È quantomeno curioso scoprire che negli ultimi sei mesi sono stati realizzati due film che affrontano lo stesso tema, la voracità del potere, da prospettive diverse ma con incredibili assonanze, ovvero The Wolf of Wall Street e Welcome to New York, rispettivamente di Martin Scorsese e Abel Ferrara. Il paragone è obbligato, eppure basta mezz'ora per… leggi tutto
L’Abel Ferrara degli ultimi anni è un oggetto indecifrabile. Dopo aver realizzato alcuni film fondamentali negli anni 80 e 90, chiudendo la sua prima parte di carriera con il pungente e paradigmatico “Il nostro Natale”, ha cercato fondi ed ispirazione lontano da Hollywood, imbarcandosi in progetti assai eterogenei. Fra l’ambizioso e denso “4.44 Last Day On… leggi tutto
Sono rimasto esterefatto per la prima parte del film, mi sono chiesto: "Ma che ci fa' Depardieu in un film di Tinto Brass?", non ne ero certo ma qualche dubbio, che avessi sbagliato, mi e' venuto, scene molto audaci e in certi attimi quasi ridicole, non comiche, che e' un'altra cosa, ridicole. Quasi quasi, ho pensato: me ne vado, poi invece ho capito che non si trattava di una sciocchezza.…
E' presidente di una grossa istituzione finanziaria internazionale,si sta preparando a un'elezione in Francia ed e' dotato di un appetito sessuale insaziabile.Tuttavia,qualsiasi relazione tra il personaggio Devreaux (Depardieu in un'interpretazione intelligente e temeraria) e fatti o persone realmente esistiti sono "puramente casuali".E' un film politicamente troppo scomodo per essere incluso…
Welcome to New York inizia con un'intervista a Gérard Depardieu, che spiega le ragioni per le quali ha accettato di interpretare questo sgradevole personaggio di Devereaux, chiaramente ispirato a Dominique Strauss-Kahn e al suo caso giudiziario di qualche anno fa. L'attore francese dichiara di averlo fatto essenzialmente per l'antipatia che prova per l'ex presidente del Fondo Monetario…
L’Abel Ferrara degli ultimi anni è un oggetto indecifrabile. Dopo aver realizzato alcuni film fondamentali negli anni 80 e 90, chiudendo la sua prima parte di carriera con il pungente e paradigmatico “Il nostro Natale”, ha cercato fondi ed ispirazione lontano da Hollywood, imbarcandosi in progetti assai eterogenei. Fra l’ambizioso e denso “4.44 Last Day On…
Il potere è chic nell'altra faccia dei lupi di Wall Street, dove è solamente normale che un vecchio arrapato soddisfi le sue brame. Poi il film da soft porno d'autore vira a feuilletton politico-morale. Con l'avvertenza iniziale che la vittima non è risultata attendibile. La moglie di Strauss-Kahn, una Jacqueline Bisset più nella parte dello stesso Depardieu,…
CANNES 2014 – MARCHE'
Il film che il Festival non si è sentito di proiettare nelle sue sezioni ufficiali, e per questo passato, con molto più interesse e scalpore di tante pellicole “regolari”, presso le proiezioni riservatissime (ma sempre affollatefino all'impossibile) del Mercato che sta dietro la manifestazione principale.
Abel Ferrara, quel…
Devereaux, capo del Fondo monetario internazionale, viene accusato di avere sessualmente abusato di una cameriera in un hotel di New York, e per questo messo in prigione. Comincia per lui un calvario che coinvolge la moglie americana Simone, e che non prevede redenzione. Il film della discordia, almeno in Francia, dove sia Dominique Strauss-Kahn, per gli amici DSK, alle cui peripezie…
The Wolf of Sex È quantomeno curioso scoprire che negli ultimi sei mesi sono stati realizzati due film che affrontano lo stesso tema, la voracità del potere, da prospettive diverse ma con incredibili assonanze, ovvero The Wolf of Wall Street e Welcome to New York, rispettivamente di Martin Scorsese e Abel Ferrara. Il paragone è obbligato, eppure basta mezz'ora per…
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Commenti (1) vedi tutti
Abel Ferrara narra una storia ispirata alle vicissitudini di Strauss-Kahn, dipingendo un uomo da un lato malato di sesso, dall'altro "vittima" di una moglie troppo ricca e ambiziosa. Il film non è perfetto e non al livello dei migliori del regista newyorkese, ma ha nel complesso una buona riuscita. Voto 7/10.
commento di alexio350