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Rollerball

Regia di Norman Jewison vedi scheda film

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La recensione su Rollerball

di Antisistema
9 stelle

Norman Jewison non è uno dei maestri della settima arte, ma comunque finché era in attività, ha realizzato buoni film specie negli anni 60' e 70'. Regista di cult come Jesus Christ Superstar (1974), Jewison ha sempre cercato di produrre le proprie opere ad un certo punto e nel 1975 realizza Rollerball, una pellicola di fantascienza che è senz'altro il suo apice creativo probabilmente.

Prodotto e girato prima che film come Incontri Ravvicinati del terzo tipo (1977), Star Wars (1977) o ET - L' Extraterrestre (1982), riportassero la fantascienza su terreni più fracassoni ed infantili; Rollerball si connota per la sua forte analisi sociale sul legame tra intrattenimento e massa.

 

John Houseman, John Beck, James Caan

Rollerball (1975): John Houseman, John Beck, James Caan

 

In un futuro distopico, sono state eliminate guerre e violenze, ma i governi sono comandati da Corporazioni che controllano la vita delle persone. Uno di questi strumenti di controllo, è il violentissimo sport del Rollerball. Jonathan E. (James Caan) è il capitano della squadra di Houston, a cui dopo anni viene chiesto di ritirarsi: al suo rifiuto, le corporazioni faranno di tutto per fargli lasciare il gioco.

 

scena

Rollerball (1975): scena

 

Jonathan E. è un campione di grande fama, ma viene percepito come pericoloso dai Dirigenti delle Corporazioni, poiché il popolo potrebbe vederlo sempre più come un simbolo che superi in grandezza ancge il concetto del Rollerball.

Come il calcio, il Rollerball viene usato dal sistema come strumento di controllo delle masse, per dare loro una valvola di sfogo, nonché una spettacolarizzazione della violenza. Ma ad un'attenta analisi, risulta una violenza "controllata", perché incalanata in uno sport con delle regole. Andando al muro contro muro con Jonathan E., che di ritirarsi non ci pensa neppure se non ottiene quel che vuole (in primis il ritorno della sua precedente moglie), i Dirigenti pensano di far fuori Jonathan E. togliendo sempre più paletti nelle regole ed incrementando la brutalità della violenza; questo finisce con il sortire un effetto opposto sulla massa alienata, che identificandosi nella violenza, finisce a poco a poco per eliminare ogni freno inibitorio e sfogarsi liberamente, idolatrando Jonathan E. e il suo essere un individuo solo che lotta e sovverte le decisioni del sistema.

 

James Caan, Maud Adams

Rollerball (1975): James Caan, Maud Adams

 

La regia di Jewison è pienamente anni 70' e al giorno d'oggi, può risultare datata per certi aspetti per via del continuo uso di zommate eseguite su un particolare, per simulare una sorta di costante "grande fratello" che tutto osserva e tutto controlla, rendendo tangibile che in realtà il Rollerball è un mezzo di controllo sociale, per alienare l'umanità e far si che non noti di essere sotto la schiavitù dei Dirigenti che nei loro palazzi di vetro, decidono i destini della società rafforzando così il loro sistema. Qualche critico americano fece degli azzeccati parallelismi con i giochi gladatori dell'impero romano, che tramite "panem et circens" distraevano il popolo, rendendo l'imperatore amato, ma al cobtempo potente poiché nessuno si preoccupava delle sue leggi.

Molto anni 70' sono l'uso costante nelle scene in interna di forti fonti di luci e filtri "onirici" per dare una sorta di straniamento nella messa in scena. Ottima la regia e le coreografie atletiche degli stunt su pattini a rotelle (per il loro impiego consistente vennero citati nei titoli di coda per la prima volta). Si dice che Jewison una sera dopo le riprese fece fare una partita "amichevole" tra gli stunt, attori e chiunque volesse... dopo un po' fu costretto ad interrompere la partita perché talmente che erano competitivi, da prendersi a mazzate. La finzione filmica cattura la realtà appieno.

 

 

Rollerball è un film di fantascienza dal messaggio tremendamente attuale, e che sfrutta il genere fantascienza per dare allo spettatore un 60% di intrattenimento, e un 40% di riflessione critica; in sostanza ciò che un bravo regista dovrebbe fare con film del genere, senza scadere mai nell'intrattenimento puro fine a sé stesso o dell'autorialita' esasperata che finisce con il compromettere la narrazione normale del film; in sostanza un film "popolare" per dirsi per lo meno buono/ottimo, deve far coesistere intrattenimento e riflessione più meno sullo stesso piano. Ottimo successo di pubblico, Rollerball venne criticato molto da alcuni critici per l'eccessiva violenza all'epoca (Mereghetti da solo 2.5 stelline), ma trovo che siano accuse infondate perché Jewison nel film la condanna fermamente, in quanto usata come spettacolo per le masse. 

 

 

 

Film aggiunto alla playlist capolavori : //www.filmtv.it/playlist/703149/capolavori-di-una-vita-al-cinema-tracce-per-una-cineteca-for/#rfr:user-96297

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