Regia di Norman Jewison vedi scheda film
In un'immaginaria società del 2018 nella quale gli individui non hanno più alcuna autonomia di pensiero e dove sono scomparse le nazioni e la violenza, il rollerball - uno sport che mescida motociclismo, pattinaggio, arti marziali e rugby - è l'unica valvola di sfogo concessa alla popolazione. Il gioco stesso, voluto da un consiglio di amministrazione supremo che ha ridotto l'individuo a mero ingranaggio del sistema, è violentissimo. È proprio a questo sistema che si ribella Jonathan (Caan), l'indiscusso campione della disciplina. Ai piani alti della politica e dello sport faranno di tutto per ostacolarlo.
Rollerball è un distopico film fantasportivo di matrice orwelliana, che ha retto malissimo lo scorrere del tempo. Tanto sono impressionanti e riuscite le scene della competizione, tanto il resto sembra ruvido materiale connettivo per incollare una scena con l'altra. Ma il messaggio arriva comunque forte e chiaro, in un'opera nella quale ciò che più manca è una sceneggiatura (di William Harison) degna di questo nome.
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