Sullo sfondo della Germania rurale di metà Ottocento, quando interi villaggi si spopolavano per fame e povertà e l'emigrazione nel lontano Sud America era all'ordine del giorno, due fratelli un giorno si ritrovano di fronte al più difficile dei dilemmi: restare o lasciare la propria terra. Jacob, insolitamente romantico per essere un ragazzo di campagna, sogna di trovare il paradiso in Brasile e fa piani con il suo grande amore, la figlia di uno scalpellino del suo villaggio. Il ritorno del fratello Gustav dal servizio militare dà però origine a eventi che daranno una direzione completamente diversa ai progetti di Jacob.
Note
Reitz gira con un bianco e nero bellissimo, caldo e pastoso, sottolinea in senso pittorico il fascino di una terra spietata e con il suo ennesimo, fluviale capolavoro insegue in un passato ancestrale, quasi mitologico, quell’altrove immaginario di cui l’occidente ha ancora oggi bisogno per sopravvivere a se stesso.
Il "prequel" del primo Heimat: gli antenati di Paul Simon e degli altri personaggi della prima serie ambientata alcuni decenni dopo. Opera fluviale e solenne.
Sehnsucht, tradotto direttamente come "sogno" nel titolo di Die Andere Heimat - Chronik einer Sehnsucht, è più propriamente traducibile come "male del desiderio", o "dolore del desiderare"; è infatti la parola-chiave dell'intero Romanticismo tedesco ottocentesco, in quanto inquadrava il profondo senso di malessere nell'aspirare ad una condizione di pienezza vitale… leggi tutto
Dopo innumerevoli, forse prosaiche, forse stancanti, forse vetuste, liste di "migliori film", "migliori film misconosciuti" ecc. ecc., poteva forse mancare un'ulteriore arrogantissima lista della Migliori Serie…
E niente, penso che dica già tutto il titolo.
Certo che "A chair is a chair, but John Waters is gay" sarebbe un bel sottotitolo.
Beh, quindi, cose tipo queste: Werner Herzog salva la vita a…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Ho visto altre cose di Reiz, e le ho trovato discrete o buone in qualche caso. Ma solo con i vari "Heimat" il regista ha raggiunto l'eccellenza, poiché la tematica è evidentemente la sua vocazione. Infatti questo tardo "Heimat" si può definire senza troppi problemi un capolavoro: fluido, armonico, in perfetto equilibrio tra il sociale e il privato (come i precendenti), con…
Sembra finalmente esserci un pò di spirito del ci si vede, un senso per il quale, il basta e non esiste... non è reale, perchè il nulla... non può essere reale, allora qualche sogno torna a attrarre, seppur non si conoscano in effetti il ciascun sogno di chiunque. Però l'interesse di chiunque di quelli e di quelle altre persone qualsiasi mansone abbiano sono…
Sehnsucht, tradotto direttamente come "sogno" nel titolo di Die Andere Heimat - Chronik einer Sehnsucht, è più propriamente traducibile come "male del desiderio", o "dolore del desiderare"; è infatti la parola-chiave dell'intero Romanticismo tedesco ottocentesco, in quanto inquadrava il profondo senso di malessere nell'aspirare ad una condizione di pienezza vitale…
A un anno e mezzo dalla presentazione alla Mostra di Venezia, esce nelle sale italiane L’altra Heimat - Cronaca di un sogno, ultimo tassello della monumentale saga di Edgar Reitz (per dire: quattro film dal 1984 a oggi, più una raccolta di frammenti; 33 episodi; 59 ore di durata complessiva). Nel nuovo capitolo, dopo aver raccontato lungo buona parte del Novecento le vicende della famiglia…
Venezia 70 Fuori concorso
Edgar Reitz torna indietro alla ricerca delle radici della famiglia Simon di Schabbach e sulle tracce di quella storia d'Europa che nel secolo diciannovesimo preparava le sorti del secolo successivo.
I protagonisti di Die andere Heimat sono i progenitori di Hermann, Paul, Maria, di tutti gli uomini e le donne della grande saga successiva,…
E’ venerdi pomeriggio, mi trovo ancora al Lido, appena uscito dalla proiezione dell’ultima irresistibile ed amorale fatica di Kim Ki-duk, forse il cineasta più osannato e riverito qui alla Mostra (assieme a…
Dulcis in fundo. Fino al penultimo giorno, la mia impressione sul Festival era abbastanza fredda. Pochi i film che, fino a quel momento, mi avevano davvero colpito. Niente di drammatico, sia chiaro, ma non i capolavori…
FESTIVAL DI VENEZIA 2013 - FUORI CONCORSO Perché tenere fuori concorso una delle opere migliori della rassegna? Peraltro capolavoro annunciato considerata la valenza dei tre "Heimat" che hanno preceduto questa ultima fatica di Edgar Reitz. Misteri che non comprendo. "L'altra patria" è quella delle colonie, delle terre lontane dove il "sole nasce quando qui tramonta"; dove il freddo non esiste…
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Commenti (4) vedi tutti
Un prequel, se possibile, ancora più emozionante e suggestivo degli altri capitoli!
commento di ssiboniUn cinema nobile,un ritorno alle nostre origini dei tempi che furono...da non dimenticare....mai.Recuperatelo,se amate il vero cinema.Grazie.
commento di ezioIl "prequel" del primo Heimat: gli antenati di Paul Simon e degli altri personaggi della prima serie ambientata alcuni decenni dopo. Opera fluviale e solenne.
leggi la recensione completa di BalivernaInizia qui la lettura di tutta l'opera, capitolo per capitolo, cliccando su Introduzione si entra nelle singole pagine
leggi la recensione completa di yume