Trama
Una famiglia di "fasonisti" di Finis Terrae, Leuca, confeziona capi di abbigliamento per le grandi aziende del Nord ma per via della crisi economica che interessa l'Italia è costretta a chiudere la propria attività e a trasferirsi in campagna. Qui, la coraggiosa Adele convince la figlia Ina e la sorella Maria Concetta a cambiare radicalmente vita e, rinunciando ai soldi, a ricorrere al baratto appoggiandosi alla comunità.
Approfondimento
IN GRAZIA DI DIO: NON ARRENDERSI ALLA CRISI ECONOMICA
Diretto da Edoardo Winspeare e scritto dal regista con Alessandro Valenti, In grazia di Dio è interamente girato nelle Finibus Terrae (Giuliano di Lecce, Corsano, Tricase e altre località del Salento), una zona cara a Winspeare, e interpretato da attori non professionisti (la protagonista, Celeste Casciaro, è ad esempio la moglie del regista). Al centro della storia vi sono quattro donne della stessa famiglia che vivono sulla propria pelle gli effetti della recessione economica. Costrette a lasciare ogni cosa, le quattro donne si rifuggiano nelle campagne per lavorare la terra e vivere barattando i prodotti che loro stesse producono. Quella che appare come una costrizione, ben presto si rivelerà essere l'inizio di una catarsi che porterà le protagoniste a riconsiderare il vero senso della vita e le loro relazioni affettive.Frutto di una formula produttiva originale che trae ispirazione dalla tematica trattata, In grazia di Dio è prodotto da Alessandro Contessa, Gustavo Capu ed Edoardo Winspeare per Saietta Film con Rai Cinema, in associazione con Banca Popolare Pugliese e Luigi De Vecchi, con il sostegno della Apulia Film Commission e dell'Assessorato alle politiche agricole della regione Puglia, ed è sposorizzato da Pasta Granoro.
Decine di sponsor sono stati poi trovati tra la gente comune, che ha portato il proprio contributo - anche semplicemente con i loro prodotti - alla produzione, ricorrendo al metodo del baratto.
LE NOTE DI REGIA
Presentato nella sezione Panorama del Festival di Berlino 2014, In grazia di Dio è stato accompagnato dalle seguenti note di regia: «In una drammatica ed esistenziale inversione di fortuna, comune a molti di noi nell'attuale clima economico, le protagoniste femminili di In grazia di Dio non hanno altra scelta che trasferirsi in campagna e lavorare la terra. Tale scelta forzata sarà l'inizio di una catarsi che le porterà a riconsiderare il loro stile di vita e soprattutto le loro relazioni affettive. La fatica di sopravvivere con il frutto del solo lavoro nei campi le farà disperare e soffrire per le difficoltà di uno nuova esistenza quotidiana, causerà una rottura quasi definitiva tra madre e figlia ma alla fine consentirà ad una luce inaspettata di scacciare il buio della nuova dura esistenza.Questa luce è la rivelazione delle cose fondamentali della vita di una persona: la bellezza della creazione, la scoperta del bene, la meraviglia, la gratitudine per essere sulla Terra, il senso di comunità, la comprensione del dolore e anche del male, la soddisfazione per il proprio lavoro e, soprattutto, l'amore che ci lega alle nostre relazioni come a tutti gli abitanti della Terra.
Solo poche fortunate persone sono in grado di sopravvivere in questo modo, soprattutto nel nostro mondo occidentale, che è distratto dallo sfruttamento - e spesso dalla distruzione - delle risorse, dalla produzione e dall'uso, per ricordare chi è l'Uomo. La salvezza potrebbe venire da un cambiamento radicale del nostro stile di vita attraverso una nuova consapevolezza della nostra presenza su questo pianeta. Allora, la recessione economica diventa una grande opportunità per campiare le cose, un ritorno alla terra, un buon modo per ricominciare.
Gli attori sono persone del posto, volti che esprimono ancora un'anima. Li ho trovati a Finibus Terrae, in un paesino del Salento, che insieme ai suoi abitanti diventa la metafora del mondo. Perché ogni storia sull'uomo è al centro dell'universo».
IL SALENTO PROTAGONISTA
In grazia di Dio giunge in un momento storico in cui sempre più persone vivono, tra disperazione ed impotenza, i tanti problemi legati alla recessione economica. Il percorso intrapreso dai quattro personaggi femminili è un invito a resistere, a ribellarsi pacificamente a uno stile di vita che ha perso i valori dell'umanità e del supporto reciproco, valori che una società non dovrebbe mai dimenticare. La storia raccontata non poteva che essere ambientata nel Salento, un luogo che per molti rappresenta la speranza e il via per una nuova esistenza. Il Salento è un personaggio vero e proprio di In grazia di Dio e con i suoi paesaggi e il mare, i suoi monumenti e la cultura tradizionale, dimostra che è possibile creare nuovo benessere a partire dalla semplicità e dalla bellezza.
Note
Il cinema di Winspeare si rimette completamente in gioco, con la sua fisicità nel far sentire addosso la terra e il cielo, il calore opprimente. Opera "en plein air", sorta di personalissimo e rarissimo caso di “realismo poetico” nel nostro cinema, ed opera familiare (la protagonista Celeste Casciaro è la moglie del regista) che crea anche una specie di inganno e porta sullo schermo con impeto le storie delle protagoniste, le loro difficoltà, i contrasti (non solo) generazionali, i sogni (la recitazione), gli amori. Con la scena del matrimonio che diventa autentica festa per gli occhi, un’onda ritmica di suoni, dialoghi, colori vivi come in "Sangue vivo". Oltre due ore, pur con le sue imperfezioni, di un cinema capace di dilatare i tempi tradizionali del racconto. E che cresce ogni giorno di più.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (6) vedi tutti
Quando lo girate in italiano avvertite... inguardabile!!! Dos pelotas. 2
commento di BradySuperando un po' la fatica del dialetto salentino sottotitolato e qualche compiacimento localistico, alla fine risulta un film interessante
commento di Artemisia1593Pellicola non molto convincente !
leggi la recensione completa di chribio1Ennesimo film italiano, recitato in dialetto, da guardare coi sottotitoli. Sembra vada di moda.
commento di gruvierazLE MERAVIGLIE, ovvero: come ricomporre l'infranto.
leggi la recensione completa di mckChiusa la fabrichetta di famiglia mangiata dalla crisi e dai debiti, una donna torna all'agricoltura: con non poca fatica e problemi con figlia e sorella, riesce a sbarcare il lunario.
leggi la recensione completa di Baliverna