Tredici registi rileggono Edgar Allan Poe, fornendo una riscrittura di alcune delle più celebri opere dello scrittore. Ad essere messi in scena sono i racconti e/o le poesie Il giocatore di scacchi di Maelzel, Gordon Pym, Gatto nero, La sfinge, L'uomo della folla, La tomba di Ligeia, Berenice, Gli occhiali, Il silenzio, La verità sul caso di Valdemar, Il cuore rivelatore, Canto e Il corvo.
Note
"P.O.E. Poetry of Eerie" è un film ambizioso, metodico, a tratti ostico. Ma del tutto riuscito. Si tratta di un'operazione coraggiosa, innanzitutto, perché aggrappata a un formato a segmenti ormai in disuso e uscito dall’immaginario fruitivo. L’eterogeneità dei capitoli - ognuno diretto da un giovane regista di genere underground - garantisce, infine, costanti variazioni di ritmo e stile, permettendo all’opera di scorrere fluida sul tappeto del maestro della letteratura dell’orrore, le cui parole riecheggiano nel fuori campo che apre ogni corto.
Presenze al di là dello schermo, realtà indistinte, incubi ad occhi aperti, scene notturne, antefatti misteriosi: l’invisibilità che domina l’opera di Edgar Allan Poe diventa la materia di un progetto realizzato da quindici registi italiani. Tredici cortometraggi, liberamente ispirati ad altrettanti racconti o poesie dello scrittore inglese, ci ripropongono le sue visioni tanto… leggi tutto
Il cinema horror italiano, considerato un po' ovunque avviato da Riccardo Freda (ma con enorme contributo di Mario Bava) quando realizza I vampiri (1957), contempla i suoi migliori esemplari nel filone "gotico"…
Presenze al di là dello schermo, realtà indistinte, incubi ad occhi aperti, scene notturne, antefatti misteriosi: l’invisibilità che domina l’opera di Edgar Allan Poe diventa la materia di un progetto realizzato da quindici registi italiani. Tredici cortometraggi, liberamente ispirati ad altrettanti racconti o poesie dello scrittore inglese, ci ripropongono le sue visioni tanto…
Dal gore alla metafisica, dall’esplorazione viscerale alla rarefazione visivo/uditiva, gli otto corti del progetto concepito da Giovanni Pianigiani e Domiziano Cristopharo scandagliano liberamente le ramificazioni poetiche dell’universo Edgar Allan Poe. Operazione coraggiosa, innanzitutto, perché aggrappata a un formato a segmenti ormai in disuso e uscito dall’immaginario fruitivo.…
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