La recensione su Jupiter - Il destino dell'universo

di Enrique

3 stelle

Quando si dice una vera “baracconata”!

Per la serie, altro che Jupiter “Ascending”… “ultra-descending” sarebbe stato più appropriato.

I miei motivi di interesse nella visione del film erano pochi, ma penso validi:

fantascienza intergalattica ed umanità a rischio sono (rispettivamente) genere e tematica che possono intersecarsi sempre con un discreto potenziale.
I Wachowski’s hanno dato vita a Matrix (mi accontento del 1°, un capolavoro) ergo avevano un credito ingente da spendere come meglio credessero.
Eddie Redmayne (oggi universalmente noto soprattutto per La teoria del tutto) è un attore con indubbie capacità che avevo conosciuto per la prima volta nel meritorio The Good Shepherd e mi aveva subito colpito.

Ergo, nonostante le critiche non molto lusinghiere, mi ero ripromesso di dare comunque una chance al film.

Ecco, come a volte mi capita, devo dire che le critiche precedentemente ricevute erano, in realtà, fin troppo lusinghiere. Perché con questo film siamo quasi ai livelli, per quanto mi riguarda, della cag*** pazzesca di fantozziana memoria.

Due (in sintesi) le cause su tutte.

(Non l’avrei voluto dire) M.Kunis letteralmente imbarazzante per parte, convinzione e recitazione,. La sua parte (a discapito del ruolo) è ridicola ed inconsistente. La convinzione inesistente. La recitazione pessima.

La sceneggiatura (ribadisco un mio punto fermo, forse la componente determinante di un film) non funziona pressochè mai. Nell’illustrazione degli antefatti. Nell’esposizione di presupposti e motivazioni. Nella visualizzazione di ambienti e locations. Nella definizione dei personaggi. Nell’articolazione della trama e delle (assenti) sotto-trame. Nella costruzione di pathos ed interesse.

Il film parte male sin da subito e prosegue senza soluzione di continuità; si lascia guardare di malavoglia in attesa che cambi registro, che esplodano almeno le immagini (avendo dovuto rinunciare al contenuto)… ma le pur tante pirotecniche esplosioni (di palazzi, astronavi, pianeti ecc.) significano nulla; trasmettono nulla. Spariscono (dagli occhi e dalla mente) nel momento stesso in cui compaiono.