Regia di Andy Wachowski, Lana Wachowski vedi scheda film
Come Blomkamp e Marshall, i Wachowski studiano la società attraverso la strada meno comoda.
I Wachowski sono simpatici. E io, non avendo solide nozioni di cinema, voglio solo esprimere una considerazione sul loro stile di racconto, che questo film sottolinea all'interno di una produzione coerente. Che i soldi ci siano, è sempre stato chiaro, ma come per Matrix, Speed Racer, Cloud Atlas, siamo di fronte a un film sulla rivolta, che ha il pregio di non creare eroi e repentini sviluppi individuali: i personaggi recitano quasi sotto le righe, e trovano senso più nell'azione, nell'incarnato libero di frasi memorabili. Da uno script forse un po' verboso, quello che arriva è il contesto della ribellione, non il volto, l'icona. E questo è un tratto che avvicina Jupiter più al cinema nazionalpopolare, che al blockbuster. È superfluo aggiungere che il sottotesto politico non potrebbe essere più attuale ed opportuno (abuso dei diritti, colonialismo, protezionismo), e che l'action sci-fi è ancora il veicolo migliore, assieme alla commedia, per parlare della società.
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