Regia di Sylvester Stallone vedi scheda film
Impeccabile prototipo di film-spazzatura, ed il principale merito va alla presenza di un abissale coacervo di retorica (politica, sociale, psicologica, sentimentale e sportiva). La patetica regia poi trascina tutto e tutti nel baratro. Quale tristezza nel constatare gli anni luce che separano Stallone dall’interpretazione (con sceneggiatura!) del malinconico e volitivo primo Rocky, lontanamente ispirato alla vita del pugile James Braddock, e diretto da Avildsen (un brillante esempio di neorealismo american-style).
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