Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Dopo l'ottimo prequel "X-Men - L'inizio", con il quale il regista Matthew Vaughn ( Stardust, K ick-Ass) azzeccando i protagonisti giovani e dando vero spessore ai personaggi, aveva saputo rivitalizzare una saga in caduta libera dopo il pessimo e risibile terzo capito "X-Men- Conflitto Finale" , le avventure dei supereroi mutanti di Casa Marvel , nuovamente dirette da un Bryan Singer in cerca di riscatto, volano decisamente in alto. "X-Men - Giorni di un futuro passato" è consigliatissimo a tutti gli appassionati del genere, specie a chi aveva molto amato la "nuova coppia" di protagonisti Charles Xavier/Magneto, ancora una volta magnificamente interpretati rispettivamente da James McAvoy e Michael Fassbender e che anche in questo nuovo capitolo (apocalittico nei suoi richiami a "Terminator" nella sua parte futura, più solare e scanzonato in quella ambientata nel passato, i sempre "fotografici"anni '70, tra lampade psichedeliche, materassi ad acqua, capelloni, persino Xavier (!!!), con gli immancabili jeans "a zampa" ed auto da sogno), aiutati dal solito roccioso, cazzuto e superpalestrato Hugh Jackman/Wolverine, sono protagonisti dei momenti più riusciti del film (Xavier quando cerca di fermare con i suoi poteri telepatici Mystica: Magneto che grazie a due sole "palle d'acciaio" recupera il Suo elmo e poi sia avvia nel finale a "sdradicare" lo stadio prima e il bunker del presidente poi...). Ma a ripagare del prezzo del biglietto basterebbe la sola presenza della new entry Pietro Maximoff (già intravisto in verità in una scena aggiuntiva dell'ultimo Captain America, mutante con il dono della supervelocità e che l’Hydra sembra poter utilizzare come arma fatale contro il Capo degli Avengers: e chi lo ferma?) protagonista della scena (già)"cult"del film: quella in cui , insieme a Wolverine e Xavier entra nel Pentagono per liberare Magneto. La sequenza della loro fuga , girata al rallentatore sulle note di "Time In A Bottle" con il nostro che , grazie alla Sua capacità di combattere al di sopra della velocità del suono, si prende letteralmente gioco delle guardie della sicurezza, strappa infatti molto più di un convinto sorriso: è una goduria che non si può dimenticare. Voto: 8
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