Regia di Tullio De Micheli vedi scheda film
Apocrifo episodio della saga "Sabàta" che nulla ha a che vedere col personaggio di Parolini, ma che cerca in tal modo di accalappiare pubblico. Lo dirige l'argentino De Micheli che ha addirittura la fortuna di avere in un colpo solo Fajardo, Steffen e Lee Lawrence tutti con un ruolo di primo piano.
Sono proprio i tre attori e la piega farsesca data alla sceneggiatura a tenere a galla un film dal soggetto trito e ritrito.
Abbamo la solita rapina a una diligenza, con un carico di 300.000 dollari rapinato da un trio di spiritosi pistoleri. Uno dei tre, il giovane Lee Lawrence, fa il doppio gioco e tradisce i ricconi con cui si era in precedenza accordato per eseguire il colpo. Segue la solita lotta tra i due gruppi per far propri i soldi, fino a una girandola di colpi di scena dove l'avidità contaminerà anche il trio.
Le interpretazioni sono buone, in particolare è eccezionale Fajardo che viene truccato da peone (quando invece era solito interpretare crudeli aristocratici) con bombetta e orecchino vistoso. Addirittura lo vediamo realizzare all'uncinetto uno scialle, oltre che a guidare in modo spericolato una vecchia Ford. L'attore spagnolo offre così una prestazione sopra le righe meglio di quanto avrebbe fatto un Fernando Sancho. Bravo anche Lee Lawrence, in un ruolo da canaglia travestita da ragazzo ingenuotto e allegro. Steffen è il solito mono espressivo, ma da quel tocco di B-Movie che non guasta.
Finalone tragico.
Essenziale la regia, che comunque scandisce un ritmo più che sufficiente.
Gradevole, ma nulla di nuovo. Voto: 5.5
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