Regia di Matt Reeves vedi scheda film
Ho gradito questo film più del predecessore. Del resto, il registra ha avuto vita più semplice, avendo trovato una solida base da cui ripartire con la narrazione: mentre la colonia di scimmie occupa stabilmente la foresta, il virus devasta il genere umano, lasciando un folto gruppo di sopravvissuti che finisce per occupare un edificio fortificato della città. Tra diffidenze reciproche, rappresentanti del genere umano ed animale si trovano a collaborare in nome di una fragile pace e reciproci vantaggi, ma non tutti tra scimmie e uomini sono d'accordo. Un intrigo spazzerà via il delicato equilibrio spingendo al combattimento reciproco le due forme di vita. Nel nuovo clima, i "pacifisti" prenderanno dolorosamente cognizione dell'impossibilità di un dialogo. Come nel caso del predecessore, figura centrale in questo nuovo episodio della serie "Pianeta Delle Scimmie" è Cesare, saggia guida della comunità animale. Concluso completamente il processo di umanizzazione, è in grado di confrontarsi con l'uomo e, venendo in contrasto con uno dei suoi simili, la scimmia Koba che odia il genere umano per le torture subite nei laboratori di ricerca, si ricrede sull'assolutezza tanto della natura maligna dell'umanità, quanto su quella benigna delle scimmie. Animazioni non eccezionali ed una evocativa ricostruzione degli ambienti - una San Francisco spopolata, devastata, infestata da vegetazione; un grande villaggio "scimmiesco" - completano questo prodotto, che lascia aperta la strada ad un ulteriore seguito. Sulla recitazione degli attori umani, nulla da dire. Senza infamia e senza lode, ma non sono loro i veri protagonisti.
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