La recensione su Apes Revolution: Il pianeta delle scimmie

di champagne1

6 stelle

Dieci inverni dopo gli accadimenti che avevano visto Cesare (lo scimpanzè intelligente scaturito da un esperimento per potenziare le cellule cerebrali in un laboratorio di ricerca sulla cura dell'Alzeihmer) fuggire dopo uno scontro con la Polizia con tutte le scimmie presenti al Centro Primati nella foresta di sequoie, il mondo è cambiato. Lo stesso virus dell'esperimento ha subito una mutazione aggressiva che uccide gli esseri umani contagiati e la società degli uomini si è sgretolata. Piccole comunità riunite nelle grandi città sta cercando di ri-organizzarsi per mantenere un livello di vita almeno decente. A S.Francisco - o quello che ne rimane - il primo problema è di trovare nuove (o vecchie) fonti di energia: in particolare tentare di riattivare la diga ferma da tanti anni. E' qui che l'avamposto degli umani si scontra con le scimmie che occupano quel territorio. Nasce da ciò l'antagonismo fra due fazioni: quella disposta a collaborare con gli uomini e quella che invece non se ne fida e desidera approfittare della loro posizione di debolezza per eliminarli definitivamente.

Rispetto alla saga originale del Pianeta delle Scimmie, i due nuovi capitoli hanno eliminato ogni riferimento ai due elementi narrativi che avevano reso famosa la serie: il paradosso dei viaggi nel tempo tramite cui l'astronauta Taylor conosce la civiltà scimmiesca e indirettamente permette alle scimpanzè di tornare sulla Terra e la guerra nucleare che mette le condizioni per cui la razza umana si avvii all'estinzione. Apes Revolution a questo punto ricalca gli eventi raccontati dal film Anno 2670 - Atto finale che della saga originale ne rappresentava l'epilogo.

Ovviamente qui bisognava dar corpo alle premesse che permettessero alle scimmie di arrivare a costruire una civiltà antagonista di quella umana e altrettanto organizzata. Cambiare lo svolgimento narrativo ha reso l'episodio probabilmente più moderno e godibile sul piano estetico, ma più scontato sul piano del racconto e con molte attinenze a tutta la serie di film post-apocalittici: in certe sequenze, le scimmie non sembrano altro che una variante degli zombie che ormai siamo abituati a considerare normalmente presenti in tutti i film con scenari distopici a breve termine...

Nuovo regista così come nuovi sono i principali personaggi umani. E ho il presagio che ci sarà un ulteriore capitolo...