Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Il Cronenberg migliore, amatissimo (almeno da me) regista di paganissimo culto, resta lontano da se stesso ed aggiunge un ulteriore "svarione" dopo quelli messi a segno di recente. Inutile e noisoso per i primi 45 minuti del suo ultimo film, Cronenberg cerca di ritrovarsi nelle tematiche a lui più care nel tempo restante, riuscendovi solo in parte e con piglio niente affatto consono ai suoi livelli. Peccato soprattutto per aver "sprecato", mal dirigendo e caratterizzando attrici del calibro di Juliane Moore e Mia Wasikowska (per Cusack, invece,, ogni parte che gli sia dia, è sempre e comunque grasso che cola...). Stucchevoli anche i riferimenti ossessivi e ossessionanti ad una Hollywood che, francamente, è ormai fuori dal tempo, e che a furia di ruminarsi rischia (si fa per dire...) di essere prima o poi giustamente vomitata.
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