Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Il grande Ettore Scola fornisce la sua personalissima visione del maestro Federico Fellini. Tra personaggi, spezzoni, ricostruzioni, Scola prova a spiegare il background che ha portato alla creazione del genio felliniano: come, dove e in che modo si è formata la personalità poliedrica del più grande regista nostrano.
Le scene più toccanti sono quelle finali, in cui si rievocano i maggiori successi e le scene più famose della sua filmografia, ma quelle senza dubbio più interessanti sono rappresentate dal periodo di formazione di Fellini presso il giornale satirico Marc’Aurelio, fucina di talenti, tra cui Age e Scarpelli, Steno e lo stesso Scola.
Complessivamente, attraverso un continuo cambio, multiforme ma coeso, di scene, personaggi, addirittura interpreti (a parte la voce narrante, per il resto cambia tutto ed in continuazione, quasi fellinianamente), si sottolinea velatamente il parallelismo tra il regista riminese e quello di Trevico, legati da esperienze e velleità a volte simili, altre volte contrapposte. In un mix sempre equilibrato di finzione e realtà, di ricostruzione e documentarismo, Scola omaggia con dovizia e rispetto, il suo amico e collega Federico.
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