Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Perplesso. Rivisto stanotte su RAI Movie, dopo diversi anni (non ricordavo nulla) quasi come fosse la prima volta, la delusione è stata grande. E' indubbio che io sono molto cambiato, liberatomi dei vari fardelli ideologici e culturali che mi hanno, come dire, cresciuto, non mi è sembrato questo grande capolavoro, bensì un film sostanzialmente non riuscito, molto velleitario. Adesso avverto l'aristocratico Luchino Visconti (un grande borghese) che vuole raccontare il popolo e lo fa con tutti i suoi pregiudizi culturali di sinistra, ma senza nessuna reale conoscenza della materia che va a trattare. Intendiamoci, anche gli evocati, (da qualcuno e giustamente) "Poveri ma belli" raccontano un mondo che non era in realtà così pacioccone, ma la dimensione dell'ironia e della poesia li rendeva accettabili e godibili, e chi se ne importa se non erano del tutto veri? Ci piace ricordarli come se lo fossero. Ma qui si va su terreni ben più impegnativi, si pretende di raccontare 'la realtà' e ci si aggiunge una dose massiccia di ideologia, ogni tanto i protagonisti si lasciano andare a considerazioni sociologiche francamente improbabili, chi deve lottare per svoltare la giornata è concentrato sollo sull'oggi e adesso e come faccio. Qualche considerazione sugli attori. Delon non ha assolutamente le caratteristiche giuste per interpretare un buono, e infatti, a memoria, non l'ha mai più fatto, Salvatori invece è plausibile nel ruolo del fratello inquieto che si caccia nei guai, la Girardot, personalmente, non l'ho percepita così credibile come prostituta milanese e non l'ho trovata neanche così attraente da giustificare il ruolo da scatenatrice di violenze. Non ho poi capito, e qui davvero sarei curioso di saperne di più, il ruolo dell'attore francese (non so il nome, il manager), perchè appare nella storia quando ormai ne sembrava tagliato fuori, e perchè si picchia con Salvatori. Mistero. C'è stato qualche taglio, che il film risulta non di 180 minuti bensi alcuni di meno? Riguardo l'esagerata madre dominante del Sud, anche a me non ha convinto molto in quel finale tragico dove si mette a urlare come una prèfica ad un funerale, penso sia risultato alla fine involontariamente macchiettistico e non so come il pubblico il sala all'epoca abbia trattenuto il riso sconcertato. Vabbè, Visconti, a ognuno il suo contesto. Sei un borghese, racconta i borghesi, come hai poi fatto, fortunatamente, in altri film. Lascia stare il popolo che incontri solo al bar o per strada, ma non frequenti, non conosci realmente perchè non ci appartieni. Penso ai poveri disgraziati che hanno visto "La terra trema", che dev'essere una roba da tagliarsi le vene già solo per il ricordo che ancora ne ho di palla mostruosa, con tutto che all'epoca (avevo vent'anni) ero molto politicamente ben disposto.
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