Regia di Vincent Dawn vedi scheda film
Un manipolo di esperti marines viene spedito nella giungla dell'estremo oriente per combattere e, possibilmente, uccidere Robowar, terribile cyborg creato per uccidere. Naturalmente verranno sterminati tutti, uno a uno, fino a che il capitano Black si troverà a faccia a faccia con il mostro.
Rambo, Terminator e Predator: l'ispirazione è abbastanza evidente; mescolare inoltre senza troppa cura tutti i luoghi comuni dell'action movie anni Ottanta, traslare in una doverosa ambientazione esotica e... il gioco è fatto. Secondo l'attendibile Imdb.com Robowar è soltanto uno dei cinque titoli licenziati da Bruno Mattei nel corso di quell'anno: dato assolutamente credibile, vista la confezione approssimativa e considerato il budget ridotto dell'opera. I gloriosi tempi del cinema di genere nostrano volgevano al termine, la crisi del settore accelerava la scomparsa delle produzioni meno ricche e artisticamente meno rilevanti, quelle dedicate insomma al mero intrattenimento e dagli scopi alimentari; le idee di conseguenza scarseggiavano anche in questi ambienti, da sempre capaci di sorprendere per il florido e volenteroso artigianato. Negli anni Ottanta a imperversare furono pertanto i cloni e le scopiazzature dei kolossal americani; e di certo Robowar non è fra i risultati migliori di tale filone. Scritto da Rossella Drudi partendo da un soggetto da lei firmato insieme al marito Claudio Fragasso, il film può vantare una buona dose di azione sapientemente diretta dall'esperto Mattei (alias Vincent Dawn) e praticamente null'altro: la trama è prevedibile, la tensione latita, gli effetti speciali sono poca cosa e nel cast non brillano particolari stelle: Reb Brown, Catherine Hickland, Alex McBride/Massimo Vanni, Mel Davidson e Romano Puppo sono gli interpreti principali, mentre la partecipazione di Alan Collins cioè Luciano Pigozzi è stata tagliata in montaggio - o così sostiene sempre Imdb.com. 2,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta