Regia di Irvin Kershner vedi scheda film
Fanta-action ingiustamente demolito dalla critica che sembra essersi scordata che siamo davanti ad un b-movie che ha il solo scopo di intrattenere il pubblico. Ovviamente, “Robocop II” non è esente da pecche, anzi ce ne sono diverse, ma non tali da farlo sprofondare in un’irreversibile mediocrità. La ragione principali di questi “difetti” ricade soprattutto nella sceneggiatura di Frank Miller che introduce ben poche novità (tra le quali ho apprezzato il depezzamento di Robocop e la sua successiva programmazione, con quest’ultimo che se ne va in giro con atteggiamento galante e poi estrae la pistola sparando attorno alla testa di un cittadino che fuma avidamente una sigaretta dicendogli: “il fumo uccide!”) rispetto al precedente capitolo limitandosi a seguirne lo stesso schema, inoltre alcune “trovate” si rivelano poco opportune come ad esempio la scelta di introdurre la figura del boss-bambino. Tuttavia, nonostante i difetti e i limiti, la sceneggiatura (voto: 6) non è proprio da buttare, infatti, Miller cura abbastanza bene le varie tematiche (la delinquenza locale, la robotica, la gestione semi-totalitaria della classe politica, l’azione con lotta tra robot e via dicendo..) non limitandosi ad un film della serie “spara tutto”. Altra grossa pecca è da individuare nella scenografia, visto che non si è ricostruita quell’immagine fatiscente e molto post atomica di Detroit che, invece, costituiva uno dei punti di forza dell’opera di Verhoeven. Non sono, invece, x niente d’accordo con le critiche che sono piovute addosso alla regia di Kershner (voto: 7+) che, secondo la mia modestissima opinione, ha fatto un discreto lavoro, anche se senza particolari colpi di genio, imprimendo un discreto e costante ritmo. Non mi trovo neppure in sintonia con coloro che affermano che in questa opera non vi sia spazio x l’ironia che, invece, io ritengo presente specie nelle immancabili pubblicità che intervengono nel corso della storia. Inoltre, a coloro che accusano Kershner di aver puntato troppo sulla violenza, ricordo che nel precedente capitolo vi erano sequenze (davvero memorabili, cosa che purtroppo nn è ravvisabile nel sequel) ben + cruente: ad ex l’assassino di Murphy (con tanto di braccio spappolato da una fucilata) e quello del capobanda dei malavitosi (con tanto di sangue che sgorga dalla gola a mo’ di fontana) oppure l’investimento del tipo deformato dall’acido (con la carne che si squaglia sul parabrezza). Discreti gli effetti speciali (voto: 7), ma inferiori rispetto a quelli del primo capitolo, tra l’altro il robot ED 209 era di gran lunga + minaccioso del nuovo prodotto dell’OCP. Discorso analogo si può fare x le interpretazioni degli attori (voto: 6.5) che si rivelano sufficienti (a parte quelle di Weller e del bambino che ho trovato buone), ma di gran lunga inferiori rispetto a quelle precedenti, anche a causa di un peggioramento di qualità del cast artistico (volete mettere Miguel Ferrer con l’attore che interpreta il sindaco? Stesso discorso tra l’attore che interpreta il boss nel primo capitolo con quello del secondo), incomprensibile la scelta di aver puntato poco su Nancy Allen, che aveva lavorato molto bene con Verhoeven, preferendo mettere + in mostra le (inferiori) doti interpretative dell’attrice che interpreta la psicologa senza etica professionale. Pessima la colonna sonora (Voto: 5=). In conclusione, trovo “Robocop 2” un piacevole film di azione che rispetto all’eccelso primo capitolo perde molto del fascino decadente e violento, ma che cmq si mantiene ben al di sopra della sufficienza scacciando adeguatamente la noia. Voto: 7
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