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Robocop 2

Regia di Irvin Kershner vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Robocop 2

di Dany9007
6 stelle

La figura di Robocop, dopo il meraviglioso esordio del 1987, qui si sdoppia in un alter ego inquietante. 

Un anno dopo le vicende del primo film la città di Detroit è ancor più sotto scacco: dominata dal crimine, dal dilagare di una nuova e potentissima droga, da poliziotti corrotti e dall'incombente bancarotta che consentirà un vero e proprio dominio sulla metropoli da parte degli avidi manager dalla OCP, sarà teatro dello scontro tra il l'eroico cyborg ed uno di nuova concezione, ancor più inquietante ed invincibile, ma realizzato impiantando il cervello proprio del leader della criminalità cittadina. 

Nella sceneggiatura di idee ce ne sono, ma ben poche sfruttate al meglio: la parentesi relativa all'ulteriore presa di coscienza di Robocop circa il suo passato (che sfocia nell'interessante sequenza dell'incontro con la moglie) si chiude senza spiegazioni (Murphy ha accettato la sua nuova condizione?), per la prima volta si sente di cyborg che si suicidano in quanto la prospettiva di una vita relegati in un corpo robotico diviene letale. Proprio quest'ultimo punto fa scaturire la scelta di impiantare il cervello del capo criminale Cain nel nuovo modello di cyborg. In una sequenza che sembra ricordare la scelta del cervello anormale nel Frankenstein di James Whale, gli esiti sono scontati. 

Il cinismo dei personaggi è estremamente diffuso (persino il Vecchio, unico personaggio in qualche modo leale del primo film, qui si tramuta in una persona cinica e con qualche debole per le belle donne). 

Anche la partner di Robocop, l'agente Lewis, non esce dal ruolo del comprimario senza grosse sfumature. Peter Weller ripropone il suo personaggio con movenze ancora più "robotiche" ed un armatura tendente all'azzurro. 

Restano delle ottime sequenze d'azione (l'arrivo di Robocop 2 alla fabbrica e lo scontro finale) e pregevoli effetti speciali; anche in questo secondo capitolo la violenza scorre a fiumi, stavolta viene letteralmente smembrato il corpo di Robocop (similmente con quanto gli era accaduto da umano nel primo capitolo), per non parlare della tortura perpetrara ad un agente corrotto. 

Sempre vivaci, e fedeli al primo film, gli inserti giornalistici con notizie e pubblicità che trasudano (ironicamente) la visione di un futuro apocalittico: il primo telegiornale parla dello scoppio di una centrale nucleare nel bel mezzo della foresta amazzonica, viene pubblicizzata una crema solare per difendersi dai raggi del sole che però provoca cancro alla pelle. 

Tra le perdite, la bella colonna sonora di Basil Poledouris è stata sostituita con un motivo di Leonard Rosenmann, che perde molto fascino e la malinconia che determinava il primo film. 

 

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