Regia di Tommy Lee Jones vedi scheda film
Western atipico, lento e doloroso.
Western atipico diretto dal premio oscar Tommy Lee Jones ( anche co-protagonista insieme ad Hilary Swank) " The Homesman" , alla lettera "Il rimpatriatore" , racconta il viaggio di tre donne, divenute pazze, attraverso le praterie del west fino all' Iowa, accompagnate da un ex soldato (Jones) , e da una donna ( Swank) il cui destino ha deciso così.
Il regista alterna il registro drammatico quasi al mistico ( tutti i flashback hanno quel senso un po' appannato di morte e tragedia) , non lesina scene dure, cala nel ritmo per tutta la prima parte. Le parti più significative sono quelle in cui davanti alla macchina da presa c'è lui stesso , come quella dell'arrivo nell' hotel nel mezzo del deserto, o l' entrata in scena del suo personaggio, spogliato di qualsiasi tipo di epica. D'altronde non può esserci epica in una terra dove un intera comunità relega all' allontamento quelle che oggi chiameremmo "categorie protette" . Durante il viaggio , davanti agli occhi dello spettatore , evolve in maniera bizzarra ma anche tenera il rapporto tra l'uomo e la donna che accompagnano, cambia anche quello con le tre donne malate mentalmente, regredite comunicativamente a livello di un bambino, che però non proferiscono parola per tutto il film.
Si aspetta un lieto fine che arriverà solo in parte , nel far-west delle favole, non si torna indietro dalla pazzia, e le donne , quelle sane, non hanno molte speranze di vivere la propria vita, se non in balia di uomini orchi.
Jones cita e ricita la Bibbia e Dio, il film è intriso di una forte religiosità che ci ricorda che le proprie colpe si sconteranno domani, a meno che oggi non si incontri la pistola di un gringo solitario
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