Regia di Francesco Patierno vedi scheda film
Non ho particolarmente apprezzato questo film. Le premesse per un titolo interessante c'erano tutte: la carriera di un professionista tanto affermato quanto vanaglorioso collassa su sè stessa, tanto per faciloneria del medesimo, quanto per la crisi economica, portandosi dietro equilibri familiari già instabili. Pur di risalire la china e salvare le apparenze, il protagonista non esita a gettarsi tra le braccia del primo squalo professionale che incontra; dopo alterne vicende sarà proprio una ritrovata unità familiare a salvare la serenità, se non la carriera del professionista. In equilibrio tra commedia amara e dramma, questo film soffre di una carenza narrativa che rende le vicende narrata via via più inverosimili - la scena con la convocazione presso la stazione dei CC sembra proprio insensata - condite da un finale consolatorio poco realistico e sbrigativo. Ben caratterizzato il protagonista, un po' meno gli altri personaggi, piuttosto stereotipati. Ricostruzione degli ambienti nella media. Niente di nuovo sul piano della denuncia sociale.
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