Al top della sua attività, l'avvocato milanese Umberto Maria Dorloni (Claudio Bisio) non risente alcun segno della crisi economica che interessa l'Italia. Con una carriera costantemente in crescita, una moglie dal carattere solido (Margherita Buy) e un grosso conto in banca di cui disporre, Umberto è un essere arrogante ed egocentrico che ben presto si ritrova ad affrontare una situazione per lui inaspettata: licenziato dallo studio in cui lavora, farà di tutto per non rinunciare ai suoi privilegi, fidandosi delle promesse di futuro radioso fattegli da un cinico avvocato d'affari (Diego Abatantuono).
Note
In "La gente che sta bene", adattamento dell'omonimo romanzo di Federico Baccomo, Patierno chiama Bisio a sporcarsi in un ruolo critico e autocritico. E mette alla prova questa tendenza sociologica, questa mostruosità filosofica, questa ottusa e ostinata "politica del comico". Dorloni perde il lavoro, perde il conforto della famiglia, è tradito e tradisce, sprofonda nell’abisso. Subisce un trauma. Cambia. Si sottrae alla gente che sta bene. Ma non alla politica del comico. Che è anche quello a cui è condannato il cinema italiano. Patierno cita sfacciatamente le migliori serie americane ma Claudio Bisio rimane Claudio Bisio. Un comico costretto ancora a eludere la tragedia, a rinviare come sempre la condanna all’infinito, proponendo al protagonista uno scacco di comodo. E certificando, ancora, che in Italia, da questa commedia, è impossibile uscire.
Per chi non lo sapesse, Federico Baccomo era l'autore del blog su Splinder "Studio illegale", che era geniale e purtroppo ha chiuso insieme a tutta la piattaforma.
L'agente che sta bene. Mah. Incomprensibile. La gente che sta bene è un film brutto, sbagliato e confuso. Molto confus(ionari)o. Un tentativo maldestro di trovare una via italiana del "dramedy", ma la direzione è (quantomeno) incerta, la meta scelta a casaccio, il passo è zoppicante, sconnesso, offuscato; come di chi, giunto al parossismo dell'ebbrezza, girovaga… leggi tutto
“La gente che sta bene” (2014) è il quarto film del regista napoletano Francesco Patierno. Questo è oggi il ‘cosiddetto’ cinema italiano (medio) sociale più o meno commedia, più o meno invettivo, più o meno storia, più o meno (quasi) niente. Il nostro cinema aspirato a qualche piedistallo di compiacenza si trova (mesto) tra le uscite di fine anno (più o meno giustificate),… leggi tutto
Umberto Dorloni, alias Claudio Bisio è un rampante avvocato milanese, cinico e senza scrupoli, cosiddetto tagliatore di teste, cioè colui che si prende l’onere e nella fattispecie anche il sadico piacere di ridurre un organico ormai pletorico e licenziare i collaboratori del proprio studio legale, ritenuti inutili e perfino disposto a fare lo sgambetto ai partner del suo… leggi tutto
Umberto Dorloni, alias Claudio Bisio è un rampante avvocato milanese, cinico e senza scrupoli, cosiddetto tagliatore di teste, cioè colui che si prende l’onere e nella fattispecie anche il sadico piacere di ridurre un organico ormai pletorico e licenziare i collaboratori del proprio studio legale, ritenuti inutili e perfino disposto a fare lo sgambetto ai partner del suo…
Umberto Dorloni, avvocato Milanese di successo e con una vita professionale piena di soddisfazioni, ha anche una bella famiglia composta dalla moglie Carla e dai due figli Giacomo e Martina. Quando però anche su di lui s’avventa la crisi l’occasione per evitarla è affidarsi a Patrizio Azzesi, il più famoso avvocato d’Italia che gli chiederà di…
L’avvocato Dorloni, arrivista e senza scrupoli, viene improvvisamente licenziato dallo studio in cui lavora; riceve però un’interessante proposta da uno studio ancor più importante, quello dell’avvocato Azzesi. Dorloni intreccia una relazione adulterina con la moglie di Azzesi, mentre la moglie di Dorloni, incinta del terzo figlio, è in crisi perché…
Ennesima riprova di come a volte un film se pur di modesta entità possa attrarre e si lasci guardare anche solo o quasi in virtù di una tecnica di ripresa e qualità fotografica assoluta, perfetta, dove si esprime nell'ennesima prova di capacità recitativa quel bravo attore che è Bisio su cui poggia l'intero film, un po' più defilati o relegati…
Film intenso, che tratta effettivamente della gente che sta bene veramente (soprattutto di testa) e di quella che, al contrario, soltanto "sembra" star bene. Sembra star bene chi ha tanti soldi, un nome conosciuto, amicizie importanti; chi si vanta di fare grandi cose. Sta bene veramente chi sa riconoscere i veri valori nell'amore per i propri cari e nell'attenzione alle persone come…
Umberto (Bisio) e' un avvocato cinico e senza scrupoli nel licenziare i collaboratori del proprio studio legale finche' non sara' lui stesso a essere trombato e in piu' si assommano numerosi problemi di famiglia da risolvere.Non sono mai (dico mai) stato indulgente con le commedie italiane di questi ultimi anni ma devo ammettere che questo film sa di amaro,ha il suo sfondo di vita reale e in…
Un avvocato in arrampicata sociale conosce il guru del foro italiano, insieme al quale si troverà invischiato in affari sempre più loschi. La liaison del primo con la moglie del secondo complicherà le cose.
Per tutto il film ci si attende che accada qualcosa: uno sconvolgimento, un evento cardine. Ma sui titoli di coda si rimane delusi, perché consapevoli che la…
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Commenti (3) vedi tutti
Per chi non lo sapesse, Federico Baccomo era l'autore del blog su Splinder "Studio illegale", che era geniale e purtroppo ha chiuso insieme a tutta la piattaforma.
commento di lucianogTra dramma e commedia questo riuscito film di Patiern.Grande interpretazione di tutto il prestigioso cast
leggi la recensione completa di Furetto60Abatantuono e Bisio sono bravi, manca quel quid di brillantezza e vivacità ma la sceneggiatura non è da buttare.
commento di near87