Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Campioni d'incasso del cinema comico italiano (soprattutto Villaggio e Pozzetto,Banfi più nele seconde visioni,ma attivissimo), tra gli anni Settanta e gli Ottanta,tre attori vengono messi in altrettanti episodi,con belle donne intorno,tra quelle più anelate dal maschio italiano dell'epoca (Serena Grandi,Laura Antonelli,Francesca Dellera),in situazioni da pochade,con corna,sotterfugi,intrallazzi,bugie e figuracce varie,e dati in gestione a un esperto di film di buon risultato al botteghino come Sergio Corbucci:questo è "Roba da ricchi",commedia che seguì di pochi mesi il discreto successo di "Rimini,Rimini",in cui tutto ciò era amplificato per numero e storie narrate,rimettendo insieme Villaggio a inseguire le prorompenti forme di Serena Grandi come assicuratore in una stinta versione al pesto de "La fiamma del peccato",Pozzetto una volta ancora in abito talare a rappresentare l'incubo erotico di una principessa in vacanza sulla Costa Azzurra,Banfi ricco puttaniere che "deve" offrire la moglie immalinconita ad un musicista squattrinato.Sceneggiato in sei,e questa è la cosa avvilente,perchè da sei esperti in copioni c'era da aspettarsi di meglio,il filmetto procede goffamente con soluzioni prevedibilissime,senza riscuotere una grande allegria,mostrando qua e là scampoli delle grazie delle belle in scena,e facendo ripetere ai comici in cartellone numeri stanchi,nei quali il meno peggio,forse,risulta Lino Banfi per la grinta volenterosa che ci mette.Inoltre,questo lungoemtraggio non fece grandi cifre,e fu tra quelli che cominciò a segnare il declino di una certa comicità.
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