Trama
Bengala orientale, metà del XIX secolo. L’adolescente Jahir, in arte Komola, è un ghetu putro, un danzatore che si esibisce in abiti femminili durante gli spettacoli di musica popolare. Il termine significa letteralmente ragazzo di piacere e si riferisce alla barbara usanza, diffusa all’epoca tra gli uomini della classe più abbiente, di assoldare quei giovani, poco più che bambini, non soltanto in qualità di intrattenitori, ma anche come compagni sessuali. Komola è chiamato a prestare servizio presso la lussuosa magione di Chowdhury, un signorotto locale arrogante e fintamente misericordioso, che vuole assicurarsi un passatempo per la lunga stagione delle inondazioni. In quella casa il ragazzo dovrà trascorrere tre mesi, subendo, oltre agli abusi del padrone, anche le crudeli gelosie di sua moglie. In un ambiente tanto ostile e pericoloso, Jahir potrà tuttavia contare sulla sincera amicizia della piccola Fulrani.
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