Un ricercato fugge nella foresta dell'Indocina per far perdere le sue tracce. Qui si scontra con una primitiva tribù che, dopo averlo fatto prigioniero, lo costringe a rimanere nel posto sposando la figlia del capo.
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Una scena, pochi minuti di un orrorifica rappresentazione cannibalica, tanto è bastato ad Umberto Lenzi per passare alla storia come l’inventore (il padre) di un sottogenere tutto made in Italy che a partire dagli anni ‘70 divenne non solo molto popolare e di successo, ma anche specchio di un discorso politico/sociale che rifletteva i disagi di un’intera… leggi tutto
Il paese del sesso selvaggio è un curioso incrocio fra erotico alla Emanuelle, esotico alla Polidoro/Albertini (insomma: cinema da cartolina) e cannibal, filone horror/avventuroso che si svilupperà negli anni a seguire; bene o male si tratta di tre categorie che si intersecano senza grossa fatica fra loro e infatti, per quanto lievemente in anticipo con i tempi e dalle origini stilistiche… leggi tutto
Una scena, pochi minuti di un orrorifica rappresentazione cannibalica, tanto è bastato ad Umberto Lenzi per passare alla storia come l’inventore (il padre) di un sottogenere tutto made in Italy che a partire dagli anni ‘70 divenne non solo molto popolare e di successo, ma anche specchio di un discorso politico/sociale che rifletteva i disagi di un’intera…
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di scapigliato
Nonostante il famigerato Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, anno di grazia 1979, sia a tutti gli effetti il titolo più conosciuto e… segue
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Commenti (2) vedi tutti
Primo esemplare (italiano) a portare sullo schermo il poco gradevole tema a sfondo antropofago. Il film di Lenzi, moderatamente contenuto, poggia tutto sull'avventura e sull'esplorazione, facendo leva sul discreto interprete Ivan Rassimov, protagonista prima rapito e poi convinto difensore di un villaggio legato a riti e tradizioni tribali.
commento di undyingUna volgare e brutta interpretazione di "Un uomo chiamato cavallo" trasferita nell'Indocina, con contorno di stralci di "Mondo cane". Orribile.
commento di albertocinelli