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Why Don’t You Play in Hell?

Regia di Shion Sono vedi scheda film

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alan smithee

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Why Don’t You Play in Hell?

di alan smithee
8 stelle

locandina

Why Don’t You Play in Hell? (2013): locandina

 

l cinema che ruba dalla realtà impadronendosi di storie, personaggi, folklore...o piuttosto il contrario: ovvero la realtà che si impadronisce del cinema per diventarne parte e dare un senso compiuto ad esistenze annoiate?

Michicko sin da bambina ha sempre voluto fare l'attrice e diventare famosa, ma una promettente pubblicità di dentifricio non basta per assicurare una carriera da diva anche trascorsa la pubertà; neanche se si è la figlia di un gangster potente e risoluto come Muto, e si ha come madre una energica piccoletta che difende la famiglia come una chioccia assassina, tra scivoli di sangue rosso vermiglio che allagano stanze e la conducono, dopo una parodistica carneficina pulp, dritta in carcere a scontare una lunga detenzione.

 

Shin'Ichi Tsutsumi, Fumi Nikaidô

Why Don’t You Play in Hell? (2013): Shin'Ichi Tsutsumi, Fumi Nikaidô

 

Meno male che esistono i Fuck Bombers, una banda di pazzi cinefili ognuno con una propria specializzazione compiuta che li rende una organizzazione autonoma e completa: folli ragazzi malati cinefili, a cui il cinema non basta guardarlo, ma necessita farlo, girarlo, viverlo, tirarlo fuori dalla vita e dai gesti di tutti i giorni come un'esigenza vitale irrefrenabile.

 

Fumi Nikaidô

Why Don’t You Play in Hell? (2013): Fumi Nikaidô

 

Figuriamoci quando capita loro innanzi uno yakuza ferito dopo un massacro, e quando le loro vite incrociano quelle della banda sanguinaria ed ottusa di Muto, con la figlia capricciosa ed un bamboccio finto-regista che la ragazza viziata si porta appresso.

Sarà l'inizio di una irresistibile carneficina, che sembrerebbe letale e dagli esiti catastrofici qualora la finzione cinematografica non intervenisse per assicurarci, ammaccati ma viventi, tutti quei folli personaggi volutamente caricaturali al limite dell'assurdo.

 

Jun Kunimura

Why Don’t You Play in Hell? (2013): Jun Kunimura

 

Sion Sono si diverte e rimane scientemente leggero, ma non perde il genio di una sua visione assoluta di cinema, totalizzante ed egemone che si impadronisce, semi-seriamente, della propria esistenza di cineasta eletto e brillante, innovativo e geniale.

 

Shion Sono

Why Don’t You Play in Hell? (2013): Shion Sono

 

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